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Giorno 1:


Evviva! Mi hanno dato la patente! Anche io però ho dovuto dare qualcosa in cambio...
Finalmente posso guidare la mia macchina senza dover stare ad ascoltare l'istruttore che ripete continuamente:



  • "Attenta! Senso vietato"

  • "Stai andando contro mano!"

  • "Attenta a quella vecchietta frena, frena! Aspetta è ancora viva... metti la retro e dalle il colpo di grazia"


Proprio non so come ho fatto a sopportarlo per due anni... meno male che alla fine gliel'ho data ed è stato zitto.


Giorno 8:


L'autoscuola ha organizzato una festa perche ho finito. Gli istruttori si sono commossi. Uno ha detto che avrebbe fatto dire una messa di ringraziamento, Un altro mi è sembrato che avesse le lacrime agli occhi e tutti hanno detto che avrebbero fatto un brindisi per celebrare l'avvenimento.
È stato tutto molto carino, ma penso che la mia patente non meritasse una tale esagerazione.


Giorno 12:

Ho comprato una macchina! Sfortunatamente l'ho dovuta lasciare dal concessionario perché mi sostituisca il paraurti posteriore: quando ho provato ad uscire, ho messo la retro invece della prima. Deve essere la mancanza di pratica: è una settimana che non guido! Eppure tutti dicono che è come fare all'amore, solo coi sedili alzati.


Giorno 14: Ed eccola, la mia macchina.

Ero talmente soddisfatta uscendo dal concessionario che ho deciso di fare un giro. Evidentemente, un sacco di altra gente ha avuto la stessa idea perché sono stata seguita da un numero incredibile di automobolisti che suonavano come ad un matrimonio! Ho deciso di stare al loro gioco e ho ridotto la velocita da 10 a 5 km l'ora... Agli altri la cosa è piaciuta parecchio e hanno suonato ancora di più.


Giorno 22:


I miei vicini di casa sono veramente super. Hanno messo dei cartelli con scritto, in grande: "ATTENZIONE alle manovre"; mi hanno dato il posteggio più grande e hanno proibito ai loro bambini di uscire quando faccio manovra. Penso che sia per non darmi fastidio! Ci sono ancora persone gentili a questo mondo...


Giorno 31:

Gli altri automobilisti suonano continuamente e mi fanno dei segni. Io penso che sia simpatico ma anche un poco pericoloso. Ce n'era uno che mi voleva dire qualcosa, ma non ho trovato il bottone per abbassare i vetri. Mentre lo stavo cercando, a momenti tamponavo un tizio. Fortunatamente andavo alla mia velocità di crociera di 10 km/h.


Giorno 36:

Gli altri automobilisti hanno delle abitudini bizzarre. Non solo fanno un sacco di segni, ma passano il loro tempo ad urlare. Non so che cosa dicono perché ho i vetri chiusi ma credo che cerchino di darmi delle informazioni. Se dico così e perché credo di averne sentito uno che diceva "tornatene a casa tua". E' veramente stupefacente. Come avrà fatto a sapere dove stavo andando? Sia come sia, quando avrò scoperto dov'è il bottone per abbassare i vetri, mi chiariro parecchi dubbi!


Giorno 40:

La città è male illuminata. Oggi, ho fatto la mia prima uscita notturna e ho dovuto girare sempre con gli abbaglianti accesi, per riuscire a vedere bene. Tutti quelli che ho incrociato sembravano essere d'accordo con me perché anche loro accendevano gli abbaglianti; qualcuno ha acceso anche degli altri fari che aveva sull'auto. L'unica cosa che non ho capito e perché suonavano. Forse per spaventare un cane, o un gatto. Va' a sapere!


Giorno 46:

Oggi ho avuto un incidente. Sono entrata in una rotonda e siccome c'erano parecchie macchine (non voglio esagerare, ma dovevano essere almeno quattro), non sono riuscita ad uscire. Ho continuato a girare stando vicino al centro attendendo un'occasione. Questo mi ha fatto girare la testa e ho finito per andare a sbattere contro il monumento al centro della rotonda. Dovrebbero limitare la circolazione all'interno delle rotonde ad una sola vettura alla volta!


Giorno 60: La sfortuna mi perseguita. Sono andata a prendere la macchina nel garage e, mentre stavo uscendo, ho sbagliato a premere il pedale, accelerando a fondo invece di frenare! Ho urtato una macchina che passava, rovinandogli tutta la fiancata destra. Il caso ha voluto che l'autista fosse l'esaminatore che mi aveva dato la patente, un buon uomo, senza alcun dubbio. Ho insistito sul fatto che era solo colpa mia, ma lui, molto cortesemente, non ha smesso di ripetere: - "Che Dio mi perdoni, che Dio mi perdoni!"


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