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Pentola troppo guardata non bolle mai... mi ero girata, e l'acqua ha cominciato a gorgogliare, a straripare dal suo recipiente. Un po' d'acqua è scolata sui fornelli. Un po' mi è caduta addosso, nel tentativo di toglierla dal fuoco. Mi sono scottata con i manici, come mia abitudine, pensando di essere invulnerabile al calore del metallo rovente. L'acqua bollente è scivolata via, resta da vedere cosa è rimasto in pentola.
In genere mi piace cucinare, mi piace come cucino. Ma gli ingredienti devono essere buoni, la cottura durare il tempo giusto, il sale nelle dosi esatte. Forse ho esagerato con le spezie... Affamata, comunque, ho mangiato di gusto. Me ne è avanzato un po'... non rimane che da conservarlo, certe cose sono buone anche un po' più in là, dopo la cottura. Certo non le minestre, è risaputo che la minestra riscaldata non è appetibile. Vedremo cosa è rimasto, se ha ancora un po' di sapore. Ci spero, sennò che mangio domani per pranzo?! ;)


κἁθαρσις... già. attraverso stiletti sottili e affilati, piantati nei punti giusti, o in quelli dove fa più male. attraverso vasi di pandora scoperchiati. attraverso una parola di cinque lettere (o sette, dipende).
Time after time, sempre.

Era da un po' di giorni che aspettavo di trovarmi di nuovo davanti a questa pagina, ma il tempo è tiranno e a meno di non avere un paio di cloni non avrei potuto trovare il tempo per fare tutto e anche questo...
Il mio weekend è iniziato venerdì mattina e finito oggi.
Venerdì mattina, difatti, visita di amici direttamente dalla terra sicula... inizia il tour de force! Recupero in stazione, colazione in giro, pranzo e cazzeggio casalingo tra video compromettenti -non è come sembra!- coccole, grattini, biscotti e partite a carte... la sera ci vede poi a spasso per le vie del centro, a brindare a suon di birra all'Orzo Bruno e a fare discorsi pseudofilosofeggianti, in massima parte per effetto dell'alcol... su cosa sia giusto e sbagliato in un rapporto, su dove finisca la libertà e dove inizi il rispetto, su convinzioni morali, sociali, religiose... il tutto animato da uno spirito donchisciottesco tanto ammirevole negli intenti quanto non necessario nei fatti: per certe cose basta parlare, basta fare chiarezza, basta che si sappia dove tracciare una linea.
Il sabato, dopo una sana dormita, il pomeriggio ci ha visti in giro sotto la torre e poi in gita turistica a Lucca by night... al rientro, mega panino e altra birra, e altra nottata consumata tra canti disney a squarciagola e cazziate reciproche... La domenica prevedeva una gita in quel di Firenze, ma il sonno ha preso il sopravvento, e così ce ne siamo pigramente rimasti tra le quattro mura di casa, ingannando il pomeriggio con una ricca partita di poker in cui io e M abbiamo dimostrato di nuovo la nostra sorellanza, e un culo equamente distribuito tra le nostre due parti... beh, ci ho pagato la cena x tutti perlomeno =) Serata cinematografica davanti a Tarantino, "Bastardi senza Gloria" -io l'avevo già visto, ma non mi è dispiaciuto tornarci... gran film- e conclusione serata in giro in una Pisa deserta... evento leggermente drammatico a fine serata, con M che in una sfida di corsa con L sbatte sul muro per fermarsi e si fa male al polso...ho avuto conferma poco fa che è rotto, accidenti... brutti cazzoni, stare attenti no?! Infine, spaghettata e biscotti alle tre del mattino, e rottura finale dello standard, tutti in camera mia insieme ad aspettare l'ora di dirci Arrivederci...
Weekend intenso, ricco. Di affetto, di discorsi, di incomprensioni o di comprensioni assolute, di risate, di cazzeggio, di foto... in attesa di Natale per ritrovarci.
It's weird, but it's good till we are both all right... I feel sure, I have no doubt.

Dopo nemmeno tre ore di sonno...ci si rimette in marcia. Bologna mi aspetta per festeggiare la laurea di un amico, ma intanto se ne approfitta per anticipare l'arrivo e godere di un po' di tempo tutto per noi... nonostante nessuno dei due fosse al massimo della forma -e non credere che non l'abbia apprezzato...anche se non voglio che ti distrugga!- il pomeriggio è stato fruttuoso... meno a rischio di arresto del solito, ma diversamente intenso... tra confidenze sbucate casualmente davanti a una tisana color puffo, un salto in una facoltà ancora mia anche se non più mia, e...qualcosa che non si sa come, perchè, da dove, ma è saltato fuori...e d'altronde premeva per uscire da un po', per cui ha spintonato la porta e ha fatto saltare a gambe all'aria tutti quei cattivi che gli bloccavano il passaggio...
Really, I know, but I don't care.
Just like a Lybra, you just have to see which side is carrying the biggest weight... in this case, a weight of happiness, a weight of shivers running along my shoulders, a weight of emotions, a weight of Love. There's just so much on this pan that the other one is almost invisible, or at least so light that cannot compete... no time, distance, weirdness is going to make the pan fill enough. Yes, I know that just adding or removing something from each side can change what's going on the lybra. But I'm not going to worry about it prematurely.

Bologna, poi... è sempre un pezzo di me. E' un pezzo di casa, un pezzo di vita, un pezzo di cuore. Penso non smetterò mai di sentirla mia, di sentirmi al mio posto quando cammino tra le sue vie sempre familiari, anche se cambiano le vetrine, anche se qualcosa chiude e qualcosa riapre...
Lunedì sera, preparativi per la laurea del martedì... un mucchio di persone unite per festeggiare N, giunto alla fine del suo percorso. Circondato da gente dalla più svariata provenienza e dai più svariati legami nei suoi confronti, mi ha regalato di assistere ad una delle lauree più divertenti, ma nel contempo più commoventi a cui sia mai stata... non parlerà magari molto spesso di cosa prova, ma quelle tre pagine, quelle sue parole delle sera, e poco importa se fosse già quasi ubriaco, hanno mostrato il pieno e il bello della sua persona... se già pur non essendo strettissimi lo stimavo, adesso lo apprezzo ancora di più... e auguro il meglio a lui e alla preziosa consorte che ha al fianco...
That's when you say "it's not like it seems". Under a funny face, a big heart.

Quanto a me... sono ancora schiava di cose che non comprendo appieno, che controllo solo parzialmente, di cui mi riesce difficile calcolare l'entità. E non lo sopporto, perchè mi sento come in quel detto 'tra il dire e il fare...'. Perchè sembra quasi che certe cose arrivino apposta a dimostrarmi che oltre un certo punto non posso andare, che non ho il pieno libero arbitrio sulla mia vita. E per una come me è insopportabile.
I just want to smile without shadows in my eyes... I just want to look at me without finding something wrong... I just want to feel free, to feel strong, to feel safe...

Oggi, finalmente, rientrata a casa, e si spera nei ranghi. Dopo una breve ma intensa colazione, dopo altri minuti rubati al tempo tiranno e chiusi tra parentesi con un sorriso, nonostante stanchezza, malesseri, cattivi pensieri, un treno mi ha riportato a casa... Oggi, fino alle nove, tempo per me, per un po' di riposo e in attesa di rimettermi in pista. Mi sento persa, troppe cose, troppa fretta, troppo di corsa... ho bisogno di ordine. E poi posso correre di nuovo.
Run, Anny... Yes, I run, but I want to stop in the right stations. Like an old song says, "I don't want to miss a thing"... in truth that she learned, in times that she cried, in bridges she built... daylights, sunsets,midnights, cups of coffee.

[...l'inglese sarà sicuramente pessimo....perdonatemi...!!!]
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...bello sapere che solo una ristretta cerchia di eletti sa il vero significato di questa frase...e possa vedere, ricordare, immaginare il sorriso che accompagna un pensiero simile. Perchè sorrido, si. Il tempo sembra essere volato, e chissà cos'altro passerà sotto questo cielo, che da poco è diventato lo stesso...
Weekend in trasferta,questa settimana... per ovviare agli ostacoli organizzativi che il tempo e gli impegni ci parano davanti, ma anche, e soprattutto, per entrare a sbirciare in un mondo di cui fino a sabato sera avevo sempre e soltanto sentito parlare... un mondo di cui ero curiosa ma anche un po' spaventata, più per la sua importanza che per l'ambiente in sè... Beh, l'effetto è stato indubbiamente positivo: divertimento, risate, cazzeggio fino a tardi nonostante la stanchezza, e la sensazione di non sentirmi affatto fuori posto...
Poi beh, da un certo punto in poi il tempo è diventato solamente un contorno a circondare due sagome... una visita a un posto importante, poi beh... la conferma ad una previsione fatta durante la serata, che effettivamente nonostante l'imbarazzo -io nuuuuu! XD- si è rivelata azzeccata... e sinceramente ci stava tutta =D Il giorno dopo, sveglia presto e dopo una mattinata casalinga e una conoscenza tanto temuta quanto fugace, pranzetto fuori -con la scena più romantica del mondo, avanti, invidiateci, quale coppia può godere nel condividere alla Lilli&IlVagabondo un anello di cipolla fritto?!?! XD- e gitarella fuori porta in un posto magnifico, sotto un sole splendido...e difatti parecchia gente aveva avuto la nostra stessa idea =)
Caffè e gelato in centro, e poi è già ora di andare... sempre troppo breve. Ma pazienza. Attenderemo la prossima.
Chiarito, spero, un piccolo punto in sospeso... alla fine, siamo di corsa, e come abbiamo visto ci sono pure gli ostacoli... ma insomma, ci si allena, si salta sempre più in alto, l'importante è volerlo. E non è una gara, ma una staffetta, e si sta in squadra insieme... ^^

Oggi, ritornata alla solita vita...cavoli, il tempo è cambiato di botto, mi ha accolta un freddo inaspettato, e una lezione sostitutiva assolutamente imprevista: sarebbe potuta essere utile, certo, sarò una perfetta redattrice di tesi, dopo avere sentito per filo e per segno ogni minuscolo dettaglio del layout di pagine e frontespizio... ma direi che non è necessario fare una lezione universitaria per saperlo! Anzi, tre... c'è anche lunedì prossimo! Ceeeeeeerto che ci vengo...come no!
Il prof poi era veramente, come dire... democratico: determinate diciture non le dovevamo usare MAAAAAAAAAAAI PIUUUUUUUU', e alcuni simboli li potevamo trovare SOOOOOOOLOOOOO LIIIIIII'.... ahahaha quante risate, è stata rinominata la lezione dell'Art Attack della terza età!!!!!
Now, nuova settimana, nuovi progetti...amici in visita dalla lontana Sicilia per il weekend, laurea di amico il prossimo martedì (e amica amicissima da sostenere moralmente in questa occasione, in una sfida tra fantasmi del passato, familiari potenzialmente invadenti e angeli dagli occhi blu e dalla voce melodiosa...) vedremo che ne sarà, in attesa di nuovi progetti, di Lucca, di un altro amico in visita, e di tutto il resto... tempo che passa, cose da fare, tutto di fretta ma... va bene. "It's a new life...for me...and I'm feeling good" =)
Da bambini, ci piaceva fare un gioco. Non era uno di quelli che facevamo più spesso, ma comunque ogni tanto si vedeva in atto.
 Si vedeva un gruppo di ragazzini appoggiati alla parete del porticato, e di fronte a loro uno seduto invece sui gradini del portone; e si vedeva poi questo gruppo di ragazzini avvicinarsi al portone con strani movimenti, salti, o passetti all'indietro...
Ops, scusate, ho dimenticato l'audio... questi fanciulli, prima di muoversi, declamavano con voce fiera "O regina reginella, quanti passi devo fare per arrivare al tuo castello con la fede e con l'anello?" e dall'alto dei suoi gradini, quell'altro replicava "Quattro passi di gatto", o "Tre passi di formica", o ancora "Un passo da canguro", o il temibile "sei passi da gambero"... ed ecco spiegato l'andare a quattro zampe, o il muoversi contando i millimetri, i grandi salti o il camminare all'indietro... Era un'avventura in poche piastrelle ma con tanta fantasia, dove gli avventori erano giovani cavalieri pronti ad affrontare aspri terreni e avversità per offrire eterna fedeltà, e chiedere in sposa, una giovane e avvenente principessa chiusa nella sua torre...
Vedo, dunque, uno di questi baldi avventurieri in tenuta bianca e celeste, che sembra dapprima essere il favorito della reginetta, la quale gli permette, con 12 passi da formica, 5 da gatto, e 2 da canguro, di giungere quasi ai piedi del porton...pardon, della torre; quando però sembra fatta, ecco che il capriccio della principessa gli impone passi da gambero, tanti e tali da riportarlo quasi sulla linea di partenza.
Disperato, non sa che fare: rinunciare all'impresa, lasciando che altri più veloci, più pazienti o più fortunati di lui conquistino la sua bella? O riprendere tenacemente la marcia, sperando di rientrare nelle sue grazie e che quindi lo aiutasse di nuovo a giungere al castello?
Vedo quel ragazzino...ci sta pensando, c'è rimasto male, i passi da gambero non li voleva fare... vorrei dirgli qualcosa, ma cosa? Spingerlo a rimettersi in gioco, o consolarlo nel suo andare via?
Nonostante la stanchezza sia a livelli esponenziali, stasera, sento l'irrefrenabile attrazione verso questa pagina bianca...
Le lezioni, mio impegno fondamentale del momento. Stanno riempiendo a poco a poco le mie giornate, sono ancora agli inizi, alcune sono già entrate nel vivo, altre sono ancora alla fase presentazione, ma nel complesso quasi tutte sono fonte di stimoli vari e sempre nuovi... oggi uscita di lì mi sentivo sì stanca, distrutta, ma... piena. Piena di voglia di fare, piena di interesse per quello che avevo sentito, piena di curiosità per quello che avrei sentito dopo, lieta di fare finalmente quello che mi piace, per quanto impegnativo, denso e faticoso sia. So di nuovo perchè sono qui. Ho bisogno di regolare i miei ritmi, di acquisire una stabilità, di riprendere i tempi di studio, ma... ho un Motivo. Ho una spinta. Faccio quello che voglio, e voglio quello che faccio. Spero non sia solo l'effetto della prima settimana... hihihihi

Oggi è un mese di casa nuova. Un mese in cui ho ripreso a vivere da sola. Un mese in cui non vivo da sola, ma con una amica meravigliosa, M, che veramente con la sua solarità (si dice solarità, o è un parto della mia stanchezza?!), con il suo ottimismo, con la nostra sintonia e la nostra voglia di ridere riempie le mie giornate, calma le mie crisi ipocondriache, ascolta i miei sfoghi, si arrabbia quando non ne ho la forza e mi sostiene quando mi infervoro... non potrei chiedere di più. Sorelle separate alla nascita... forse S ha davvero ragione^^. E accanto a lei P, persona altrettanto ricca, meno... esplicita nella sua bellezza di quanto non lo sia lei, ma ugualmente piacevole, degna di nota e di stima, che sotto una scorza a volte scostante mostra dei lati davvero ammirevoli (e oggi mi ha fatto fare gil occhi a cuoricino, e un pochino di invidia anche....^^'')
Questa è casa. Casa sono anche L&M, ma volutamente non cito. Non cito perchè se oggi dentro di me festeggio il mio primo mese qui, non è perchè ci abbiano messo molto del loro...! Ma poco importa, con M ci si allieta la giornata a vicenda...

L'uni mi ha già regalato anche piacevoli conoscenze... già dopo la prima ora di lezione avevamo formato un gruppettino di riferimento, 5 fanciulle di svariate provenienze unite nell'essere sperdute nel nuovo mondo accademico e burocratico dell'unipi... e così c'è già con chi chiacchierare, chi ti tiene il posto, chi ti aspetta davanti il portone, con chi dividere le ore sovrapposte e scambiare gli appunti, con chi prendere il caffè nella pausa tra un'ora e l'altra... insomma, un buon inizio, e aspetto ancora il ritorno di V dal trentino ^^

Un mondo ricco insomma.
Ancora non è tutto in ordine, decisamente no. E' pieno ma indefinito, un po' confuso. Ma diciamo che ci sono parecchi margini di miglioramento, in ogni settore.

Guardavo foto oggi, tante foto.
Mi hanno fatto un effetto strano, un misto di emozioni indefinite, o definite solo nella mia testa...belle, bellissime. Ma...che strano. Who Knows...

Altro? Solo nella mia testa.
A little wish. A bit of misunderstandings. Lots of love. Happiness and melancholy. Anything else?

capìre [v.tr.]
vtr - comprendere con la mente, intendere il senso di qcs
vtr - giustificare o perdonare almeno in parte


Sono pienamente d'accordo con la prima definizione: la mia mente, la mia intelligenza tanto decantata dal mondo esterno (si, decantata, uso proprio questo termine perfettamente appropriato alla faccia di chi lo contestava tanto... okay, scusate, punta di acido), dicevo, la mia mente mi permette di cogliere tantissime cose, accessibili o meno ai più... Sulla seconda non condivido: capire, secondo me, proprio in quanto tale, non può essere spiegato con giustificare, perdonare. Perchè se capisci non hai bisogno di giustificare, e se vieni capito non devi giustificarti: capire è una intima vicinanza tra due menti, tra due mondi, che non ha bisogno di giustificazioni nè di perdoni. E' proprio questo anzi il difficile, a parer mio: l'entrare in un contatto tanto ravvicinato con qualcosa che non ti appartiene. Necessita di una certa qual dose di Empatia.


empaa, s.f.:
1 TS filos., in estetica: proiezione delle proprie emozioni su un oggetto per identificarsi con esso
2 TS psic., capacità di identificarsi con gli stati d’animo di una persona 


Trovo l'empatia una predisposizione difficile da gestire... è quella che mi fa contraddire l'ennesima perla di saggezza di Faber, quando scrive che "Per tutti il dolore degli altri è dolore a metà". Perchè se arrivi ad essere così vicino a qualcuno, il suo dolore diventa tuo, e non è metà, è doppio, perchè vi si somma l'impotenza, l'impossibilità di agire per alleviarlo.


Tutto questo a che pro? Tutto questo per dire quanto la comprensione non sia una dote scontata, affatto. Quanto sia difficile offrirla...almeno tanto quanto è difficile riceverla.
Mi si dice che capisco. E penso sia vero. Ma quanto vengo capita? Intendiamoci, non sto facendo uno di quei discorsi emo della serie "nessuno mi capisce, sono sola al mondo, tutti mi odiano, tagliamoci le vene"... non sarebbe nel mio stile. Non credo davvero che nessuno mi capisca. Ma mi chiedo se qualcuno prova verso di me quella sorta di empatia che ho sperimentato sulla mia pelle nei confronti di alcune persone. Perchè tutti  abbiamo bisogno, in fondo, di sentirci compresi.


Si, sono in vena di riflessioni intimiste, in questi giorni. Sarà il tempo che cambia. Saranno i tempi che cambiano. Sarà che scopro sempre di più quanto sia piccolo il mondo intorno a me, sarà che in questo mondo così piccolo voglio trovare un posto per me e per quello che per me conta senza vederlo barcollare da un momento all'altro.