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La mia nuova applicazione preferita di feisbuk (insieme al biscotto della fortuna, al biscotto del malumore, alla parola del giorno, al precetto di Ratzy) sono le citazioni del mio amato De Andrè... che effettivamente ha sempre qualcosa di illuminante da dire...
Spesso quando non ho nulla da fare le apro a ripetizione, non le pubblico tutte perchè sembrerei una invasata, ma le leggo per giocare, per ricordarmi canzoni che mi sfuggivano di mente, per giocare a indovinare da dove sono tratte, o semplicemente perchè mi dica qualcosa su cui riflettere (e spesso mi prende anche un po' di malinconia...)
Poco fa quella che mi si è parata davanti è stata

"Quello che non ho...è quel che non mi manca"
...Che dire?
Doppia interpretazione, a questa frase.
Quella che piace a me è quella positiva, ovviamente. Cioè, che esprima la massima felicità raggiungibile...l'avere tutto quello che si possa desiderare, il non sentire la necessità, la mancanza, di qualcosa che non si possiede.
Certo, c'è il rovescio della medaglia. Ovvero, la si può vedere anche come uno...smettere di desiderare. Come la fine della ricerca, come una parete che ti separa dal resto, come un rimanere nel proprio senza voler andare oltre... Una sorta di volpe con l'uva, "questo non ce l'ho e quindi non lo voglio", un non voler agire per conquistarselo.
Dove voglio arrivare con questo?
Credo, da nessuna parte. Semplice volo pindarico su questa frase. Che mi ha dato da pensare, come vedete. Ma che io continuo a vedere con il massimo del suo senso positivo, una sorta di raggiungimento del Nirvana... e mi piacerebbe davvero arrivare a dirla con convinzione, prima o poi. Anche se... non voglio smettere di cercare il massimo.


Basta che funzioni.
Davvero, fosse facile...

Come si può intuire dall'incipit, sono stata a vedere l'ultimo Woody Allen. Mi ha davvero colpito parecchio.
Risate tante, personaggi molto caratterizzati, il vecchio spocchioso e ipercritico e la fanciulletta completamente idiota in primis, battute pungenti ["Dio è gay. Ha fatto i fiori, i begli alberi... è un arredatore"], scene surreali... ma in fondo un percorso,un sottile ma indispensabile filo che lega tutta la vicenda... le cose vanno bene, quadrano, scorrono lineari solo quando sono quelle giuste, quelle in cui ci si sente a posto. Quando non sono quelle canoniche, quelle fatte perchè si devono fare, quelle previste dal contesto. Perchè in fondo la vita è davvero in buona parte fortuna, è avere una buona mano così come sapere giocare bene quella cattiva. E ognuno può trovare il suo in qualcosa che gli altri potrebbero non capire...

"That's why I can't say enough times, whatever love you can get and give, whatever happiness you can filtch or provide, every temporary measure of grace -- whatever works! Don't kid yourself, it is by no means up to your human ingenuity, a bigger part of your existence is luck."

Parte del monologo finale. Mi ha lasciato la testa ronzante come poco altro.
E in fondo il discorso fatto oggi con P può ricollegarsi a questa citazione, a questo film, con molta facilità. Ha detto che le mie idee sono molto logiche e mature, e che non sa se sarebbe stata in grado di comportarsi allo stesso modo. Ma siamo sempre lì, per dirla col film... it works. E quindi chi sono io per impedirlo?
Oggi i discorsi impegnati sono stati all'ordine del giorno. Con M e P, davanti a un kebab post film, mi sono lanciata in una apologia dell'omosessualità. Sono stata forse un po' troppo veemente nell'esprimere le mie posizioni, ma è un tema che mi tocca. Troppe persone che stimo fanno parte della categoria, mi hanno avvicinata a questa fetta di vita e me l'hanno fatta comprendere meglio... non posso che prenderne le difese, e chiarire i punti oscuri che ora a me sono oltremodo chiari.

Altro? Si, tanto altro.
Libertà, paura, legame, impegno, impegni, entusiasmo, tiepidezza, progetti, due, uno, incontri, lezioni, orari, difficoltà, tempistica, priorità, compromesso, aspettative, fiducia, futuro, presente, passato... e forse ancora qualcosa. Ogni parola ha una sua storia. Ma come vedete sono troppe per spiegarle una per una.
Anche qui... whatever works.
E per citare un altro aforisma che mi ha colpita oggi... "Pensa a chi vuoi diventare. Una volta che lo sai, fai ogni cosa di conseguenza."
Si, oggi vado avanti con parole non mie... devo avere avuto troppi stimoli dal mondo esterno. Scusate, voi tutti a cui sto rubando le parole di bocca.
Ultimi venti minuti del mio ventitreesimo compleanno.
Il secondo compleanno pisano. Il primo era in trasferta, questo è giocato in casa.
Due notti quasi insonni, una mattinata nella mia nuova piazza preferita, un pomeriggio ricco di emozioni, una serata di chiacchiere più o meno intense, una mezza sbronza, uno scopone delle tre del mattino, un regalo simbolico, tre ore di sonno e una mattinata frenetica in cucina, 15 persone riunite in una camera per festeggiarmi, un biglietto ricco di doppi sensi, un vestito arrivato a pennello, un caffè in centro, delle foto sull'arno e un treno che si allontana.... ecco la sintesi delle mie ultime trentasei ore.

Sono andata più a fondo in una sera che in tre mesi. Ho abbattuto più barriere in una notte che in quattro anni.
Un fulmine, non ci sono altre parole.
E non potevo onestamente chiedere niente di meglio.
Dunque...tanti auguri a me. =)
"I've got a right to be wrong
My mistakes will make me strong
I'm stepping out into the great unknown
I'm feeling wings though I've never flown
I've got a mind of my own
Flesh and blood to the bone
See, I'm not made of stone"

Stanotte ho veramente dimenticato il concetto di tempo, di sonno, di orario.
Presa da me e dai miei pensieri. Applicandomi nella mia vena "artistica" per tenermi impegnata. Alla ricerca di una frase che mi perseguita e che mi sento stampata addosso.
Turbata da qualcosa che ho fatto perchè sentivo giusto, ma che forse vedevo meno significativo di quanto fosse.
Quanto conta sapere...conoscere, fino all'ultima lettera... A che scopo...e che eventi scatena...?

...got right to be wrong...but I don't want to make a mistake.
E tante altre cose da dire, e troppa poca voglia di scriverle. Forse non sono ancora in ordine.
La fretta è cattiva consigliera.
Dovrei ricordarmelo più spesso.
Voglio andare sano e lontano, e requisito indispensabile mi sa che è l'andare piano.
E sia.


"...You are the bearer of unconditional things
You held your breath and the door for me
Thanks for your patience..."


...illusa.
Seimila cose da dire, come al solito. Dal quotidiano al sentimentale al filosofeggiante.
Si ricomincia. Oggi finalmente la mia iscrizione è stata portata a termine, mi manca il libretto tra le mani per essere nuovamente una universitaria a tutti gli effetti... casi della vita, ho incontrato nel mio primo giorno da nuova matricola una persona che apparteneva alla mia vecchia vita... è stato davvero piacevole riconoscere un viso amico, e trovare qualcuno con cui affrontare la battaglia alla complessa burocrazia universitaria...mi ricorda davvero tanto quei primi giorni di ottobre, quando ci destreggiavamo tra corsi sovrapposti, orari che continuavano a cambiare, aule disperse in labirintici corridoi... Conoscenze rapide e superficiali che però in quei giorni erano la salvezza in un mare di facce nuove e tutte smarrite quanto la propria... alcune di quelle conoscenze si sono perse, il giudizio su alcune di quelle facce è cambiato, altre invece sono rimaste, e mattone su mattone sono arrivate fino a qui...
Anche io ci ripenso,T, a quei giorni d'autunno,sebbene mi sembrino così lontani. Anche io ricordo quei quattro volti, quelle amicizie scambievoli, quegli embrioni di coppie e di quartetto, quelle risate, quelle migliaia di sigarette e di caffè condivisi... quella mia prima notte sui colli, quel meraviglioso after di halloween concluso in aeroporto... E si, sembra strano davvero come si siano evolute certe cose: di quella doppia coppia, un membro è svanito subito, una coppia ha retto tanto tempo per poi sciogliersi in evoluzioni imprevedibili, ma come trio siamo sopravvissuti a fasi alterne fino ad oggi... oggi che mi sembra davvero di avere perso un pezzo.
Mi sento diventare terribilmente pigra, in merito a questa storia... ma onestamente, lottare contro i mulini a vento non può durare sempre. E le distanze sono difficili da reggere già a priori, e lo sono ancora di più se non c'è una spinta biunivoca. Ho mollato la fune, ma...accontentarmi non fa al caso mio, avevo troppo prima perchè possa farmi bastare le briciole adesso. E questo rapido monologo lo faccio come risposta a un messaggio di T, ma soprattutto per me, perchè è scaturito spontaneo dalle mie dita, come se vedessi scorrere in parallelo la mia quotidianità di oggi e i miei ricordi di allora... sempre le mie immancabili Sliding Doors.
Ma basta perdersi in nostalgie...è qui che mi ritorna a bomba una frase, che mi ha colpito davvero tanto- S, te ne sono immensamente grata...la trovo di una profondità semplicissima al tempo stesso- ..."vivo di ricordi, ma è doveroso che me ne faccia anche di nuovi"... lavorerò sulla costruzione di nuovi ricordi. Cercando di spaziare un po', anche, mi rendo conto di essere un po' monotematica al momento e la cosa mi irrita... ma anche questa è una cosa che deve venire da me e solo da me. Le materie prime non mi mancano e a breve si moltiplicheranno, mi serve solo di sfruttarle nel modo giusto.
Ripensavo, poi... a un discorso che facevo con la mia amica, M... su come si faccia a riconoscere quando qualcuno è la persona giusta per te, quando qualcosa è quella che fa al caso tuo... non so perchè, non so in base a cosa, ma io credo nell'Istante. Credo che non importa quando, come, dove, con chi... che sia la persona a cui stai accanto da una vita, che sia uno sconosciuto incrociato per caso sulla strada, che sia il primo bacio o il primo risveglio insieme... può capitare subito, dopo anni, o mai... ma c'è un Istante, un flash, una bomba che ti esplode in testa che ti dice "VAI"... e a quel punto non puoi tirarti indietro. L'ho provato sulla mia pelle, anche... ricordo quando l'Istante ha deciso di una mia scelta che razionalmente stava per andare nella direzione contraria.. finchè non ho sentito un grido che mi urlava "ma cosa cazzo fai? perchè butti al vento l'occasione di essere felice?"...insomma ci credo. Non credo nel destino, non credo nell'anima gemella, ma credo in questo. Non lo aspetto, perchè non si aspetta. Ma qualcosa, prima o poi, esplode. E non so nemmeno perchè stia scrivendo tutto questo, ma è l'una di notte, sono da sola davanti a questo foglio bianco, e ormai non controllo più le mie dita, e va bene così.
Mi è stato appena dato un consiglio... non scambiare per cambiamenti positivi qualcosa di cui ti accontenti, non accondiscendere. Vero. Non so se lo sto facendo. Ma lascio che il fiume scorra... se deve incontrare una diga, la incontrerà da sè, e non sono solita negare l'evidenza.

Dimenticavo: happy birthday, Tì.
Mi stupisco.
Mi stupisco di come riesca a tollerare qualcosa che prima non avrei mai pensato di sapere gestire.
Con la mia T. ci siamo guardate a vicenda con gli occhi sgranati, per delle affermazioni che non ci saremmo mai aspettate di sentire l'una dall'altra, in cinque anni di vita insieme.
Eppure non so. C'è qualcosa che mi dice che... è così che deve essere. Che tutto avrà il suo tempo, il suo corso, che quello che sto facendo, che quello che non sto facendo, è giusto e naturale in questo modo. Eppure ci penso, e non mi riconosco, non riconosco la mia impazienza, non riconosco la mia calma nell'accettare qualcosa che non è per me...o forse a questo punto dovrei dire che non Era per me...?
 Ma finchè sento che mi va bene, non mi preoccupo. Lascia che sia, giusto?

Intanto... distrutta dopo una tre giorni di fuoco. Dopo 14 ore di treno, tre notti a dormire meno del necessario, tre amiche riunite da varie parti della penisola, una mattinata estenuante, un centodieci, una berlusconiana per un giorno riempita di farina e maionese, una serata danzante e un pomeriggio in cui si è ANCHE parlato (cit.Mari...ihihi)...

Il tempo mi sta volando sotto i piedi. Non sto ancora bene, ma so di essere felice, quindi il Bene arriverà.
E intanto... una settimana al mio 23esimo compleanno... mi sento vecchia, e troppo piccola al tempo stesso... bizzarra mescolanza di umori. Spero che il weekend compleannoso assecondi le premesse...! =)
E intanto... mi fa veramente strano vedere quel piccolo link nella mia pagina fb, alla voce "informazioni personali". Mi ero appena abituata a una cosa, e mi ritrovo già rituffata nel suo opposto... ma direi che mi
posso anche provare a riabituare... ;)

Bilancia (23 settembre - 22 ottobre)

"Chi ha la mente debole ha sempre paura dei cambiamenti", diceva uno dei miei rinnovatori preferiti, Martin Luther King. “Per queste persone il dolore più forte è quello provocato da una nuova idea”. Il corollario di questa frase potrebbe essere che i cambiamenti saranno meno dolorosi per chi non li teme. Ma secondo la mia analisi astrologica, Bilancia, non dovrai preoccuparti di niente di tutto questo nelle prossime settimane. Nella fase di crescita sfrenata in cui stai entrando potrai attingere da grandi riserve nascoste di coraggio e determinazione.



...Mi piace questo elemento =D

Incontro.
Come quando stai tanto tempo in una stanza completamente buia, e poi a un certo punto spalanchi la finestra e fuori c'è il sole. All'inizio è strano, non riesci quasi a tenere gli occhi aperti, ti senti un po' spiazzato. Poi lo sguardo si abitua, e ti sembra come se non avessi mai fatto a meno del sole. Come se ci fosse sempre stato.
La settimana che mi ha portato a oggi è stata eterna, le ore di questa giornata invece sono volate. Tre scenari preventivati... si è realizzato un misto tra il secondo e il terzo, ma forse portato alle estreme conseguenze. E non certamente in negativo.
...troppe cose da dire e troppa poca voglia di dirle qui...
So solo che in parte non mi riconosco. Ma la SticazziPhilosophy, unita al motto dell'estate, LasciaCheSia, sta regnando sovrana sulla bizzarra commistione di mente e corpo. Non voglio preoccuparmi (anche le paranoie appaiono spontanee, come sempre...ma d'altronde, quello chi me lo cambia?^^'') ...voglio viverla.
"Come una candela che brucia da entrambe le estremità"... forse. Ma il fuoco scalda.
...Felice, nonostante (o grazie a) i mille rischi di arresto.
Felice, oltre quello che potevo preventivare.
Felice, e basta.
E il resto...strada facendo.
Ed ecco qui la prima traccia di vita pisana...
Sono qui da tre giorni, ma casa, l'estate, tutto quello che c'era prima, sembrano distantissimi nel tempo, per quanto mi manchino (io e M siamo state tremendamente nostalgiche, continuiamo a sentire i ragazzi in continuazione, e loro d'altronde cercano noi altrettanto...!)... sembra che io abbia sempre vissuto in questa casa, che io e M siamo sempre state insieme, che la mia stanza sia sempre stata mia (anche se a volte sbaglio ed entro in quella di M, che è messa dove sta la mia in sicilia...^^")
La stanza appunto sta prendendo forma, e farà ulteriori progressi non appena arriveranno tutti i pacchi che ho spedito... ha bisogno di colore, è troppo biancaaaaaaaaa!!! =)
Mi sento bene. Non ancora in perfetta forma forse, ancora un'ansia un po' amplificata, ma... bene. I miei occhi ne erano un chiaro segnale, stamattina, quando riflettendosi nello specchio mi sono sembrati belli e luminosi. Per chi non lo sapesse, detesto i miei occhi, quindi vederli belli è un chiaro sintomo di benessere.
Attendo ancora una routine, ma quella sarà stabile solo con l'inizio dell'uni... intanto mi godo questa libertà, e progetto due treni da prendere.

Con M appena arrivate a Pisa abbiamo scritto su Fb uno status gemello: "tempistica è la parola chiave, priorità la soluzione per tutto". Riferimento a eventi estivi un po' scombussolosi... ma in fondo è vero. Certe cose arrivano a testa bassa sbagliando completamente i tempi, o magari azzeccandoli alla perfezione senza che noi sappiamo coglierne la vera essenza... ma una volta riordinate le priorità, le tempistiche giuste o sbagliate non sono più sufficienti a confonderci. E io sono convinta di sapere quale sia la mia priorità, al momento. Potrei sempre sbagliare calcoli, certo, ma lo avrò fatto seguendo quello che credo faccia al caso mio.
La mia priorità immediata dunque? un treno. una piazza. una luna che cala, una luna nuova che cresce.
Le ore scorrono lente, quelle stesse ore che così fulminee mi hanno portato quassù, adesso sembrano prendermi in giro, triplicandosi. Ma non mi fanno certamente desistere... e chissà se su Cosmopolitan qualcosa di buono c'era scritto ;)

"...Every second's like a minute,
Every minute's like a day..."
E invece no, scrivo ancora da qui, a questo orario improponibile a cui la gente civile si alza e che per me invece è stato l'orario di rientro...
Non potevo chiedere un'ultima notte migliore di questa.
E pensare che in origine non volevo nemmeno uscire, giusto due saluti e via a nanna... e invece, una cena a tu per tu con il migliore amico, un giro in un centro città impraticabile per via della notte bianca per altri saluti (S, ci vediamo tra dieci giorni, coraggio...!), e poi tappa alla Villa in teoria per altri saluti rapidi...
E invece ballare, e poi passeggiare, e bere e ballare ancora, e bere e cazzeggiare, per finire al solito ritrovo sotto casa mia, dove abbiamo atteso l'alba fino alle sette, per poi salutarci con un "ci vediamo più tardi" ai ragazzi che verranno a salutarci sventolando un fazzoletto e inseguendo il treno in corsa... (si, okay, troppe scene da film...)
Sono lieta di come si è sbrogliata la situazione con L, anche... chiarezza, un "non ci ho provato ma ciò non toglie che avresti meritato", una dichiarazione di stima reciproca e un arrivederci più a cuor leggero con le carte in tavola, e in amicizia.
Insomma, che nottata... questo gruppetto per me ancora nuovo ha dimostrato di funzionare parecchio bene (e in effetti con loro ho passato le serate più movimentate,e fatto le sei)... forse perchè c'è più leggerezza, più voglia di cazzeggio dell'altra gente che frequento, coppiette secolari, misantrope, il cui miglior passatempo per una serata estiva sembra essere un documentario sul regime anarchico dell'Ucraina... ma anche no!
E adesso si parte... non facevo un after del genere dal mio primo rientro da Bologna il giorno dopo halloween, ma ne è valsa la pena davvero...senza contare che magari, nervosa, non avrei nemmeno dormito se fossi tornata a casa...
Insomma è stato un degno saluto a casa, all'estate e alla vita da vacanza... mi aspetta una nuova vita vera... ma so che questa mi aspetta a braccia aperte al mio ritorno.
Una cosa che le mille partenze mi hanno insegnato, è che quello che resta uguale fin quando non torni a riprendertelo, è quello che vale davvero... le vere amicizie, i veri legami, non li consuma il  tempo o i kilometri.
Bene, buon viaggio a me.
E grazie, ragazzi. Vi voglio bene.
Poco più di dodici ore.
Quest'ultima giornata sicula è stata più impegnativa del previsto, alla luce del "se gridi troppo Al lupo, prima o poi qualcosa che assomiglia a un lupo arriva"... ma pazienza, nulla di drammatico, solo un fastidioso imprevisto.
La mia testa oggi continua a pensare a tutto in funzione di L'Ultimo... ultima sera, ultime foto, ultimi saluti, ultima cena, ultimo caffè, ultimo, ultimo, ultimo... e non vuole fare nessuno di questi "ultimo"...
Mi sono regalata un giro in giro, da sola. Io e la mia macchinina che temporaneamente resta abbandonata nel cortile di casa. E il sole, e il mare poco prima del tramonto, e i templi, e i viali, e le familiari strade di casa.
Voglio andare. E sono convinta che tutto sarà migliore, una volta via. Ma oggi è un giorno strano.

Una settimana... Nervosa, stavolta lo ammetto a priori. Ma ne ho voglia, parecchia. Sono curiosa,prima di tutto. Di testare di persona quanto ha portato fino a questo punto, e di fissare lo sguardo in due pozze nere.

Le prossime righe le scriverò dalla Toscana...
Un abbraccio a chi lascio qui, un abbraccio a chi è comunque lontano, un abbraccio a chi rivedrò presto.
Un abbraccio a chi non vedo l'ora di abbracciare.
Ma soprattutto, un enorme in bocca al lupo a me =)
P9030006Ultimo giorno di mare... lo stesso paesaggio sembra da solo espressione della mia malinconia...
Oggi ero lì, ma mi sentivo in
un mondo a parte, distante non si sa bene perchè. La mia mente sembra già essere partita, non ho voglia di fare nulla perchè non mi sembra più di appartenere a questo ambiente, sono proiettata oltre, forse per sentire meno il distacco.
Un anno, anzi di più. Un anno strano. La scorsa estate, un vortice di negatività. Settembre, il fondo e la risalita. Un inverno lento e complicato, uno studio che non mi andava giù, una relazione che arrancava, una vita sociale poco attiva per scelta, per caso o per necessità. E poi cosa? e poi un febbraio in festa, un marzo ancora più in festa, una pasqua romantica e una vacanza romantica.
La  fine di maggio ha portato la fine del romanticismo. Giugno è stato una via di mezzo tra il crollo e la rinascita. I pronostici estivi erano funesti, e invece questi tre mesi hanno portato nuova vita, nuova gente, nuovi interessi...pur ritrovandomi talvolta ad annaspare per uscire dalle macerie.
Un anno e tre mesi esatti. e adesso ri rimonta in pista.
Stasera altri saluti, va via F, che però rivedrò presto e in occasione della sua Laurea!
...continuano a fioccare benedizioni, insieme a qualche avvertimento... chissà se non sia troppo tardi... 
L'ultima settimana sicula procede quasi senza intoppi: certo i pacchi continuano a perseguitarmi e prevedo che sognerò presto di morire sepolta dalla carta da imballaggio (quella trasparente a pallini che è tanto divertente scoppiare)...
Tutto però sembra sapere che manca poco alla partenza, e ogni serata è entusiasmante a suo modo.
Ieri ho fatto l'alba...e pensare che non volevo neppure uscire! Prima serata aperitivo con gli amici di sempre per salutare Massi, dopodichè...caaaambio! Altro gruppo, altri giri, trottole vaganti per tutta la notte, dapprima tra mille giramenti di palle (fisiche... quella da bowling, e da biliardo), in seguito abbiamo vagato per impervie strade di montagna (come no) per arrivare al viale e fare gli auguri a G per i suoi vent'anni... lì sono stata coinvolta (ehm, ok, me la sono cercata) in una lotta ad armi IMPARI a suon di schizzi d'acqua e cannolo alla ricotta... e poi ancora, discoteca improvvisata su un palchetto del porticciolo deserto, cornetto mattutino che ci sta sempre e tappa sotto casa mia che oramai è diventato il ritrovo di fine serata... Le serate più belle sono sempre quelle che non t'aspetti =)
E poi... da brava donnina vanitosa, sapere di suscitare l'ammirazione di un elemento del sesso opposto è sempre lusinghiero, specie se l'ammirazione non si manifesta in modo invadente e fastidioso,e quindi posso godere della serata e della compagnia senza sentirmi in imbarazzo, anzi, con un po' di fertilizzante per l'autostima in più...che tanto non sono in cerca di altro, in questi lidi ^^
Anche stavolta mi sono stati fatti complimenti per la mia intelligenza... ora, adesso non pensate che io me la voglia tirare, non è per questo che lo scrivo, anzi: quello che mi chiedo, tutte le volte che qualcuno mi esalta "ma quanto sei intelligente", è... ma da cosa notate questa spiccata genialità, cortesemente? Cosa faccio di così eccezionale? nessun dibattito sui massimi sistemi, nessun calcolo matematico a dodici cifre risolto a mente, nulla più di due risate e quattro chiacchiere... cosa ci vedete di speciale? Giuro, nessuna falsa modestia, me lo chiedo sul serio! ^^''
Detto ciò, proseguo la mia via in direzione di una cena di saluto (essì... è periodo...)... e intanto il tempo scorre, e io fremo...
Il pavimento della mia stanza è cosparso di scatoloni, chiusi e in attesa di timbro postale.
Pieni zeppi di roba che andrà a far parte di una nuova stanza, una nuova casa, una nuova vita.
Fisso questi mostri di cartone e già non ricordo più cosa ci ho messo dentro, perchè siano così pesanti, così grossi, e perchè soprattutto mi sembra di avere ancora milioni di cose INDISPENSABILI da dover portare con me, per le quali non ho spazio... il quinto pacco? ...non starò esagerando?...naaaaaa ;)
Il countdown prosegue la sua corsa verso il giorno X, e adesso corro anche io. Corro tra cartolerie per lo scotch e la carta da imballaggio, uffici postali per la spedizione, ultimi impegni e commissioni da sbrigare... corro per dedicare un po' del mio tempo a tutti, e non importa se saremo di nuovo nella stessa città o a pochi km di distanza tra una settimana, non importa se una laurea farà, spero, da sfondo a una rimpatriata,  di qui a pochissimo... da qui stiamo andando via, e quindi si corre per salutare tutti, per organizzare le ultime notti brave, per scattare le ultime foto, per trattenere ancora un po' per la manica un'estate ormai agli sgoccioli.
Oggi, primo settembre. L'estate è finita, quasi. Perchè l'estate finisce domenica, quest'anno.
Nervosa, nervosissima. Presa da mille cose, confusa, accerchiata. Ma finalmente eccitata, finalmente in fibrillazione.
Dr.C mi ha fatto notare, ancora una volta, il punto focale delle situazione. Più si avvicina la data, più vorrei che ogni tassello fosse a posto, che ogni cosa che non va si annullasse in tempo per le quattro e cinque di domenica pomeriggio... ma più faccio così, più mi concentro sul volere tutto perfetto, più spingo la "perfezione" lontana da me... la perfezione non è di questo mondo, dovrò rassegnarmi a essere felice in un mondo imperfetto, con una me imperfetta. E nonostante questa esplosione di imperfezione, in fondo tanto male non mi va.
Intanto, ieri, una nottata attesa da tempo si è consumata, un po' più complicata del previsto, ma alla fine realizzata secondo i nostri desideri.
Le carte sono scivolate sul tavolino di bambù per quasi tre ore; il mio sorrisino malefico a ogni mano conquistata, il fumo che usciva dagli occhi di C a ogni scambio e a ogni scazzo con M, con cui era costretto a giocare in coppia; l'alcol che annebbiava le mosse di S, e le mille foto di F... la mia ultima settimana sicula è cominciata con una splendida serata.

Un altro countdown è in corso, un'altra data è stata fissata... Il primo momento utile va sfruttato e conquistato. Dettagli da definire, il dove, il come... ma quello che conta è che saremo noi, finalmente e nel contempo per la prima volta. Inevitabile che l'immaginazione vaghi, appena appena imbrigliata da un briciolo di paura... ma d'altronde, la filosofia che mi ha accompagnata a questo punto mi guiderà anche lì: "Lascia che sia".