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Finalmente questo momento di tregua per riuscire a fermare i momenti, i pensieri di quest'ultima settimana. Ho aspettato questo momento per giorni, eppure adesso che ci sono ho fatto una fatica terribile per trovare la calma e la concentrazione necessarie, mi sentivo inquieta, come chiusa in gabbia... ma ora ci sono, e ci provo.
E' stata una settimana intensa. Ha unito ospiti che non mi sarei mai aspettata di vedere amalgamare, mi ha insegnato che la mancanza di sonno si cura con la perdita di altro sonno, ci ha visto protagoniste di giornate al mare in una spiaggia che stava lì quasi solo per noi, di sere a cena in locali kitsch dove dopo un'abbuffata di pesce si faceva il trenino sulle note della dance anni '70, di pazzi giri sugli autoscontri o su giostre dal vomito garantito, di leonesse a caccia in una savana calda e popolata...
Già, tre leonesse a caccia in branco, ognuna con la sua preda e la sua strategia più o meno fruttuosa: c'è chi ha corso più a lungo ma ha agguantato l'obiettivo, chi l'ha afferrato subito ma se l'è lasciato sfuggire, e chi un po' corre e un po' no perchè non convinta di avere fame...
A conti fatti, però, una ricca settimana. E luglio è agli sgoccioli... per molti l'estate inizia ora, per me agosto è sempre stato l'inizio della fine, e anche adesso lo sento così... ancora un mese.
E c'è chi mi aspetta, c'è chi già organizza cose che mi comprendono prima ancora che io ci sia, e io stessa organizzo cose per quando sarò finalmente a casa MIA...

Intanto, però, come è ovvio, non tutto fila liscio.
Odio le sconfitte a tavolino, e invece è così che mi sento. Come se mi stessero trascinando via dal campo di battaglia mentre io sono lì con le armi in pugno. E con un tempismo di una precisione quasi maniacale, devo dire. Non avrei mai scelto di lasciare il campo libero, ma non è dipeso da me, sebbene forse possa essere meglio, ma non è una scelta...
Sono esplosa, oggi. La miccia accesa una settimana fa si è consumata. Quantomeno, come mi faceva notare oggi la mia amica T, so bene quali sono i nodi che hanno preso fuoco... non è da tutti, dice. Ma d'altronde, sono sempre stata portata per l'autoanalisi...anche Dr.C me lo diceva oggi, che sono estremamente razionale. Bella scoperta XD
In effetti proprio x questo non è il caso di ricominciare tutto da capo, di ribaltare tutti gli esiti della mia razionalità... tanto quello che vorrei, in questo campo, non credo lo otterrò mai... e in fondo è anche una sciocchezza infantile.
Quindi, prenderò ciò che di buono mi daranno i giorni a venire, certa che sarà comunque tanto, e... quel che sarà, sarà. Continuerò a districarmi tra domande che ogni tanto si ripropongono, finchè non otterranno risposte, magari per vie traverse, oppure taceranno. Quello che conta non è quello che sento, ma il modo in cui voglio pormi ad ascoltarlo.


La riporto ancora, so che risiede già tra queste pagine...

"...quando un domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria..."
Ho convissuto con distanze, saluti e allontanamenti tutta una vita.
A cominciare da quando ero bambina, e ogni estate la partenza per Lecce mi mandava in crisi, pur rendendomi felice, perchè salutavo gli amichetti che riempivano le mie giornate... e allo stesso modo, al momento di ritornare a casa, i lacrimoni riempivano i miei occhi nell'istante in cui abbracciavo Z&M prima di montare in macchina...
Saluti, saluti, sempre saluti. In un test ho scritto che se fossi un verbo sarei Sorridere, ma in realtà a conti fatti sarei Salutare. Penso sia una delle cose che ho fatto più spesso in assoluto.
Le separazioni successive sono state quelle che mi hanno vista, adolescente, tornare dopo le canoniche due settimane estive ai college inglesi... due settimane in cui una bolla di sapone avvolgeva me e le persone intorno a me e ci chiudeva in una sorta di mondo in miniatura, da cui uscire era durissima perchè era come se fossimo sempre stati lì, sempre stati noi... Penso che in proporzione sia un tipo di dinamica simile all'erasmus, ma ve lo dirò il prossimo anno, se riesco ad andarci... ;)
Insomma, saluti, partenze, mani che si agitano e fazzoletti che si sventolano.
Quelli successivi sono stati in occasione delle visite reciproche con le amiche virtuali diventate reali, T&A... ricordo un'estate, un capodanno, un natale... e piccoli mondi che si univano, dopo essersi raccontati su pagine e pagine...
Uno dei saluti più grossi ebbe luogo il 27 settembre 2004, giorno in cui diventavo maggiorenne e al tempo stesso abbandonavo casa e città natali per iniziare una nuova vita in quel di Bologna... per me sì che il giorno dei 18 anni ha cambiato qualcosa!
Lasciavo la strada vecchia, e i vecchi amici, per la nuova...
Da quel momento ogni partenza e ogni ritorno erano un trauma, ogni volta volevo tornare ma non volevo lasciare quello che avevo lì dove stavo, e ogni volta il tragitto inverso generava le stesse sensazioni...
Il viaggio, l'andare, il tornare, hanno sempre in sè questa doppia anima: vuoi arrivare ma non vuoi partire, vuoi tornare ma non vuoi lasciare... è la mia costante paura dei cambiamenti, penso, che a ogni spostamento mi dà l'idea di perdere sempre qualcosa di importante, di mancare proprio nel momento sbagliato...
L'amore, per me, poi, ha portato con sè il maggior numero di saluti... due storie lunghe, ed entrambe a distanza, mi hanno vista prendere treni, aerei, mi hanno vista piangere a casa, in stazione, in aeroporto, sotto un portone, alla fermata di un bus... mi hanno vista stringermi in abbracci infiniti, cedere a lacrime che fino all'ultimo tentavo di trattenere, perchè non importa che ci si riveda fra due giorni o fra due mesi, il saluto resta straziante...
Tuttora la vivo così, tuttora ogni momento mi sembra quello sbagliato per andarmene e ogni momento quello sbagliato per tornare, eppure gli spostamenti sono una costante della mia vita...
Le distanze hanno annullato rapporti, li hanno affievoliti, li hanno fortificati, mi hanno mostrato la vera faccia e la vera unione di certe relazioni, "qualcuno è rimasto, qualcuno è andato e non si è più sentito", la distanza ha giocato un ruolo se non preponderante comunque attivo nella fine delle mie storie, eppure...
Eppure, con tutte le doppie sensazioni che si porta appresso, nonostante le mie risoluzioni d'animo "col prossimo ragazzo il mezzo di comunicazione deve essere il CITOFONO!" XD... non mi fanno paura, in fondo.
In superficie sì, molta, permane la sensazione di vuoto, di assenza quando dovrei essere presente... ma in fondo no. In fondo so che le basi del mio mondo non le smuovono i chilometri. Anzi, il mio mondo è pieno di distanze. Proprio per questo io credo che

“Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici?
Se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?”


[per chi volesse continuare a leggere il racconto, è qui "Nessun Luogo è lontano"
Sono tornata a casa serena, con un sorriso a 54 denti sulle labbra, col sole che mi aveva abbrustolito la pelle, con musica allegra nelle orecchie, con pensieri esaltanti e la prospettiva di una bella serata... ero insomma Happyshalàlà...
Mi sono bastate poche, pochissime parole, per rendermi una furia.
Per distruggere i miei piani concreti e il mio equilibrio mentale già per ora precario.
Sono una furia. Devo mettere ordine, di nuovo. Tanto ordine.
...Nel senso dei frutti che ho colto oggi in un pomeriggio marittimo... notevoli direi!
Oggi, infatti, per cause organizzative e logistiche, non ci siamo trovati nella nostra solita spiaggia preferita e pressochè spopolata, ma al lido del popolo... con conseguenti soggetti!
La top 3 dell'orrore vede in terza posizione due presunti tronisti entrambi dotati di costumino a slip e fisico lampadato... i costumini erano rispettivamente uno bianco, uno fucsia barbie... e il soggetto color barbie era anche accessoriato di braccialetti di perline colorati... la nemesi dell'attrazione...
In seconda posizione, il bimbetto di età approssimativa 3-5 anni che con assoluta nonchalance entra in acqua per due passi, a mezzo metro dal bagnasciuga, cala il costumino e piscia per almeno cinque minuti continuativamente... e la mamma che con altrettanta nonchalance lo lascia fare, non fa nemmeno FINTA di rimproverarlo!
La top 3 però è capeggiata da un anomalo ambulante... tutti abbiamo incontrato in spiaggia venditori di tatuaggi, di collane, di occhiali da sole, di cd masterizzati... ma ditemi, ditemi, CHI di voi ha mai visto un ambulante che in spiaggia cerca di vendervi... un quadro di padre pio di dimensioni 50x70 con tanto di cornice dorata?!?!?!?!?
...ecco perchè domani torneremo alla nostra spiaggia pacifica e poco affollata.

...solo una cosa volevo aggiungere...
COSA CAZZO DANNO DA MANGIARE AI DICIASSETTENNI DI OGGI?!?!?
...FratellodiAmica e Amico... uno più bello dell'altro... ma proprio BELLI! ...quando fate 18 anni, che ancora la pedofilia è reato?!
...ed è un puro caso che mi ritrovi ad ascoltare musica su youtube, io che ho sempre sostenuto il mio odio imperante per quell'oggetto del demonio...e che in fondo ascolto qualcosa che possiedo anche nel mio pc, basterebbe andarli a cercare... ma è divertente vedere uno dopo l'altro i video casuali che mi propone. Loro sono i MdO, ovvio^^

...un muretto, in riva al mare o in una piccola oasi di pace. O delle gradinate da poco libere dalle transenne.
Una birra, o due, o tre. Io prendo una Bud, o una Corona... o una Guinness. Tu quale vuoi?
E chiacchiere, e confidenze, fino ad aspettare mattino.
Si, mi piacerebbe.
Mi sto dando fastidio da sola ormai. Io voglio delle cose e il mio corpo non me le lascia fare, anzi, mi fa pure dubitare di quello che posso e voglio fare. Non glielo permetterò, non di nuovo.

Y si te sientes perdido
Con tus ojos no has de ver
Hazlo con los de tu alma
Y encontrarás la calma
Tu rosa de los vientos seré


Guardarsi dentro e rimettere in fila una dietro l'altra tutte le cose... Ma mi sento come quando metto piede in camera di mio cugino: il primo istante, mi viene voglia di urlare, non c'è un centimetro libero, nè nulla che stia al suo posto. Però in effetti, quando c'è bisogno, mi rimbocco le maniche e metto in ordine.
E allora lo facciamo? Facciamolo.

Mondo Circostante
...mi sta bene, ma manca qualcosa. Ne parlavo giusto oggi con M, è come se sì, le mie giornate fossero piene, divertenti, attive, ma... mi lasciassero sempre una piccola punta di amaro in bocca. Forse risento troppo del fatto che so che non è questo il mio posto, che non sono circondata dalle persone che fanno parte della mia schiera degli eletti...e che il fatto di sapere che sia una situazione temporanea me la fa accettare meglio e peggio insieme. Meglio perchè, sapendo che la mia vita non sarà sempre così, posso prendere il buono che c'è in questo ambiente e in queste persone senza sentirmi...arrivata. Peggio, per lo stesso motivo per cui è meglio: perchè so che è una fase transitoria, che non ho a fianco le Amicizie di cui mi fido ciecamente e a cui darei tutto, e quindi mi fermo a un piano più superficiale... che nel momento in cui sono, mi costringe a focalizzarmi meno, ma anche a reprimere di più.

Sentimenti
...il tallone d'achille, la causa di tutto. Come disse Dr.C, come se fossi una barca a vela la cui vela si è strappata in piena navigazione. Sgomitando e ansando per rimettermi in piedi, facendo leva sulla rabbia, sulla delusione, su progetti futuri, sul sempiterno "lontano dagli occhi, lontano dal cuore". Ma una barca senza vela, le onde la sballottolano. E così quando arriva un'onda a colpirmi, soffro ancora, mi viene il mal di mare.
Non so davvero se a questo punto quello che serve davvero per affidarmi alla corrente che mi riporti a riva sia guardare negli occhi l'onda più spaventosa. Se potessi trovarmi teletrasportata su una montagna da un attimo all'altro, dimenticando il mare e le onde una volta per tutte, forse lo preferirei. Ma magari resterei con un briciolo di insoddisfazione di fondo.
Insomma, in questo ambito è proprio il dubbio a farmi male, il dubbio di non capire quale sia la chiave di volta che mi dia finalmente lo strappo finale.

Disposizioni d'Animo
Se non fosse per tutto questo, in fondo, sono felice di me e di quello che mi succede. Felice delle mie giornate vitali, felice delle mie nuove conoscenze reali e virtuali, felice di qualche parentesi inaspettata.
Certo, la mia posizione nei confronti delle relazioni è cambiata. Se sulle prime in fondo avrei voluto buttarmi presto in una nuova storia, un po' per rimettermi in gioco, un po' perchè mi sentivo bene e con qualcosa da dare... adesso non penso che vorrei un compagno accanto, non per ora. Perchè quello che di buono ho da dare, voglio per un attimo metterlo in cantina di riserva per me, e poi forse forse perchè ho voglia di un po' di leggerezza. Non sono tipo da storiella, non sono tipo da notte di passione e poi "ma...come ti chiami?" ...però ho voglia di flirt innocenti, di autostima da fertilizzare, di sentirmi bella e desiderata...

Futuro
La verità è che... ho paura.
Paura di ritrovarmi di nuovo così, paura di stare male e sentirmi davvero senza alcun appiglio, paura che quello che in questo momento vedo come la mia ancora di salvezza, come l'isola felice su cui attraccare, diventi in realtà qualcosa da vivere ancora peggio...
Sono piena di speranza, è vero. Speranza in una nuova vita, nel sentirmi di nuovo completa, soddisfatta di quello che faccio e di quello che mi circonda perchè IO lavoro in modo da renderlo ricco e soddisfacente... ma ho paura che qualcosa, che questo qualcosa arrivi a impedirmelo.
Ho un mese e mezzo per lavorarci, però, e arrivare lì con l'entusiasmo e l'energia che mi contraddistinguono, e che ho messo da parte in questi mesi aspettando questo momento. Devo solo vedere dove li ho cacciati, nello spostare tutto per rimettere in ordine...

Ho buttato giù tutto, spolverato, e ora non mi resta che rimettere tutto in ordine. Per una persona armonica e amante del bello e dell'elegante come me, non dovrebbe essere difficile.

...ho un grazie anche io, per te. Si si, proprio per te. Perchè, che tu ci creda o no, sei una delle poche persone che in questi giorni mi regala un po' di genuina allegria, la gioia di quattro chiacchiere, lo stimolo di una ventata di novità, il brivido del mistero nello scoprire a ogni scambio qualcosa di nuovo. Per questo, grazie.
Paradossale pensare che per quattro anni probabilmente siamo stati quasi ogni giorno a 500 metri di distanza, poi, non trovi? ;)
Che serata a dir poco insulsa, ieri.
D'altronde partiva già male, era evidente... come era chiaro, per me, che non ero proprio in vena, e difatti sono stata in tensione, stanca e fuori posto quasi tutto il tempo... e intanto non potevo non andare e tirarmi indietro, la situazione era già abbastanza complicata.
Però... certe persone non cambiano mai.
Se in dodici anni sei ancora uguale a te stessa, anzi con le aggravanti che possono derivare dal non essere più una bambina e quindi relazionarti con contesti e persone adulte, e non ne sei capace... c'è poco da stupirti se la scena madre da cui ti aspettavi comprensione e consolazione non ha sortito altro effetto se non quello di lasciare tutti gli altri ancora più seccati...
L'accoppiata egocentrismo/vittimismo è veramente una brutta bestia... passa dal "ce l'hanno tutti con me" al "potreste venire a cercarmi"... peccato che le due cose si contraddicano a vicenda, se ce l'abbiamo con te come credi, perchè dovremmo cercarti? E se, come è, nessuno ha nulla contro di te, perchè ti aspetti una considerazione speciale...?
Mah.
Sono queste cose che mi ricordano perchè ho litigato con lei sei anni fa, perchè ha smesso di essere una sorella per me... dopo sei anni di amicizia con la A maiuscola... e perchè nonostante il ritrovarci mi abbia portato a pensare di poter ritrovare qualcosa in lei, tutto questo non sia assolutamente possibile. Non che alla fine mi importi qualcosa, se a 16 anni avevo capito che persona era, nell'ultimo anno ho solo avuto la conferma che non è cresciuta affatto...
Semplicemente, una serata da archiviare, tutto qui...come mi aspettavo.

Intanto, giro di boa, oggi. Un altro ostacolo da oltrepassare.
E per il resto?
Sogno o son desta,anzi lo ero?
I contorni si sfumano, quell'ora, quella notte, sembra quasi sciogliersi in un'immagine sfocata, mi ritrovo a dubitare di esserci stata veramente... Beh, è stato un bel sogno, di quelli da cui ti svegli col sorriso, tanto basta.
E ho proprio voglia di sorridere...
"Andiamo a mangiare lì dove ci sono quelle tizie in vetrina!"
 [...pizze]

"Il sesso è la distanza minima tra due persone"
[...sorriso]

Ora, la prima è stata un fraintendimento uditivo al telefono, dai ci può anche stare... ma la seconda è stata un errore di lettura... io devo avere qualche problema... ^_^''''''
Inizio a credere che il mio corpo la sappia più lunga di quanto non immagini.
Che mi metta davanti alle cose che non voglio vedere.
Che mi ricordi quello che sono determinata ad ignorare, a far finta di dimenticare (che se ci penso e mi dico che non ci stavo pensando, vuol dire che mi prendo un po' in giro).
Che mi impedisca di prendere alla leggera cose che mi scombussolano un po'.
La questione però è: ascoltarlo o piegarlo alla visione delle cose che razionalmente porto avanti?

...tre stimoli, l'un contro l'altro armati...
...in effetti no, sono tre stimoli che si completano a vicenda: uno puramente fisico, uno puramente mentale e uno...trasversale che non so bene dove incasellare...ma tre cose che insieme, e insieme anche a tutto il resto, mi riempiono la testa e le giornate.
Evidentemente però sono situazioni faticose da gestire in questo momento...
Sto aspettando un sacco di gente. Già solo la prox settimana 5 persone arriveranno a movimentare ulteriormente le mie giornate... il tempo mi sta piacevolmente volando sotto i piedi...

Domani è un giorno strano. Una volta avrebbe significato tanto... adesso non ha più nulla del suo valore, ma anche se non sto dandogli il peso che immaginavo (o il mio corpo gli sta dando pure quello che non avevo messo in conto?) la mia mania x numeri e date se lo ricorda eccome...
Beh, con un po' di fortuna l'anno prossimo sarà solo il giorno del compleanno di una conoscente.

Due spadaccini che si scontrano, io li immagino così...
Si studiano, si sfidano con lo sguardo da sotto la maschera, si avvicinano e si ritraggono ritmicamente, cercando di cogliere l'istante giusto per incrociare le lame.
Le punte si sfiorano, per poi allontanarsi nuovamente e ricercare quella luce negli occhi che ti segnala il momento giusto per affondare il colpo.
Può durare secondi, minuti, ore (ma anche giorni, anni...), ma ai segnali bisogna prestare attenzione: prima o poi arriva, ma se i tempi sono giusti, l'affondo definitivo parte da entrambi i lati.
Ed eccolo, l'affondo. Si è chiuso il primo assalto, siete pronti a risalire in pedana?

[NdR, io so ben poco di scherma, non cercate in queste parole una telecronaca, è solo un'immagine evocativa]




E' da ieri che cerco il tempo per scrivere senza trovarlo. Ma in fondo mi dispiace solo a metà, perchè il tempo in cui non ho scritto l'ho impiegato in cose piacevoli =)
Ho avuto ieri la conferma che quanto stava succedendo fuori di me non era che la manifestazione di quanto si agitava dentro di me... non che non lo sospettassimo, sia chiaro, ma una conferma mi rassicura e mi spaventa al tempo stesso. Perchè significa che... dipende da me.
Una amica ieri mi ha ribadito un vecchio detto: "ciò che non uccide, fortifica".
Mi sono ritrovata ad andare contro tutto quello che fa parte della mia natura, del mio modo di gestire le cose, contro quello che per me sarebbe stato l'ordine naturale degli eventi. Ci sono stata costretta in quanto non tutto e non tutti vanno come pare a me. Mi sono fatta violenza, forse. Ma sono ancora viva. Per diretta conseguenza, dovrei essere più forte, giusto?
Questi ultimi giorni di esplosione interiore, e il capire che il succo stava tutto lì, come sempre nella mia testa, forse sono stati un'ennesima spinta in avanti.
La domanda, generata anche da un rapido scambio in proposito, fermato su posizioni discordanti, a questo punto è: perseverare su quello che in origine sarebbe stato il mio percorso naturale, o, visto che oramai lo sforzo, la salita, la violenza sono stati subiti, sfruttarli a mio vantaggio?
Sono ancora perplessa, ma so che non mi servono più riflessioni e paranoie. Al momento giusto, basterà un istante.

Nel frattempo?
Ho una scena comica per voi. Oddio, se vi piace l'humor nero... è qualcosa che fa ridere tanto quanto disgustare di quanto in basso si è caduti.

Serata in un famoso e popoloso chiosco in spiaggia, io e un'amica su un divanetto vicino ad altri amici, tutti insieme ma in quel momento appena distanti. A circa 4 metri, una staccionata dietro cui stazionavano tre ragazzi. Uno di questi mi guardava, sembrava parlare/salutare nella mia direzione, ma non mi pareva di conoscerlo... tuttavia, essendo io notoriamente miope e di conseguenza una talpa a distanze superiori al metro, mi giro verso la mia amica chiedendole se lo conoscesse, se parlasse con noi. Si volta e l'essere di dubbia specie farfuglia allo stesso modo anche nella sua direzione, al che all'ennesimo "Cosa scusa?" la domanda clou della serata...
"Potete venire?"
[tralasciando eventuali risposte maliziose pensate ma non espresse, della serie "Sarebbe bello ma dubito tu possa aiutarmi"]
...a una nostra reazione di rifiuto mista a palese scetticismo, l'altro membro del branco ci prova con l'inglese: "Can you come here?" ...dopo essere stato rassicurato della nostra perfetta comprensione dell'italiano, continua con "No vabbè perchè... vi volevamo conoscere". La mia amica li liquida con un diplomatico "sarà per la prossima volta", ma IO DICO:
MA PORCA TROIA ADESSO UN RAGAZZO CHE CI VUOLE PROVARE CON UNA RAGAZZA, NON FA NEMMENO LO SFORZO DI AVVICINARSI CON UNA QUALSIASI BANALE SCUSA? ADESSO ADDIRITTURA LA RICHIAMA COME SE FOSSE SCONTATO CHE LA DONNA DEBBA PURE MUOVERE IL CULO X ANDARE A CADERE AI SUOI PIEDI??!?!?!?!?!?!?
Sono rimasta, e sono tuttora, tra la più assoluta ilarità e il più totale ribrezzo...
Uomini, io non dico il corteggiamento che pare pretendere assai, ma mi pare che qui quello che manca proprio sia la basilare buona educazione!!!!
Mah.

Per il resto... sempre nell'amena serata di ieri, ho rivisto una persona che veramente mi è parso di non riconoscere. Una persona che mi è piaciuta a lungo, di cui conservavo un piacevole ricordo, mi ha smontato pezzo per pezzo l'immagine che ne avevo, sostituendola con quella di una persona presuntuosa, spaccona, probabilmente anche un discreto pallone gonfiato, che per altro si dava arie davanti alla persona sbagliata, perchè so di quest'essere molto più di quanto probabilmente lui non immagina (il posto è piccolo, la gente mormora e io...conosco le sue ex!).
Insomma... amico, volevi atteggiarti a grand'uomo, ti sei solo rivelato più sfigato di quanto immaginassi. Auguri con la tua caccia alla trentenne!

Oggi invece, dopo una notte che finalmente il Signore dei Sogni mi ha concesso pacifica e nella totale incoscienza, una rilassantissima giornata a crogiolarmi al sole e a sguazzare in un'acqua da favola ha rilassato corpo e spirito. Stanca, ma rigenerata...mi sembra una buona strada per tornare in pace con me stessa e col mondo!

Come sempre, sopporto poco le domeniche... sono quei giorni che sembrano non passare mai (nonostante una piacevole conversazione ad alleggerire il mio pomeriggio...grazie, e spero a presto^^)...
Le sopporto ancora meno, poi, se sono in condizioni come quelle attuali. In cui aspetto che ricominci la settimana per sbrigare delle cose da cui dipende il mio benessere, la mia serenità... anche perchè, maledizione, pare fatto apposta che vengano turbate esattamente all'inizio del weekend!
Siamo già quasi a metà luglio, cavoli... il tempo sta scorrendo più veloce di quanto pensassi, e sono convinta che passerò il giro di boa di ferragosto senza nemmeno rendermi conto di come ci sono arrivata...
Mi sento un po' risucchiata da un vortice. Vado avanti, con un ritmo anche abbastanza frenetico, ma come se non ne avessi il completo controllo...
So bene che per certe cose mi sto un po' accontentando in attesa di tempi migliori, e credo sia in realtà uno dei fattori che mi causano questa sorta di conflitto interiore degli ultimi giorni. Non sono abituata a prendere quello che viene, specie in determinati ambienti in cui sono sempre stata molto selettiva... ma forse ho bisogno anche di imparare a fare questo, come tassello per prendere le cose un po' più alla leggera. Sebbene al momento di cose prese alla leggera ce ne sono veramente poche, è inutile, non fa parte del mio carattere...e non so che darei perchè qualcuno mi insegnasse davvero come si fa a non farsi condizionare proprio da ogni singolo dettaglio che mi tocca...
Ma vabbè.
Se c'è qualcosa che sto cercando di buttare fuori, in questo momento, probabilmente si tratta di una triade: l'insoluto, il compromesso e l'ansia anticipatoria.
Il compromesso è quanto esposto poco fa, e beh, penso di dover solo imparare a inserirlo nel giusto contesto delle mie cose... il terzo fattore, beh, penso andrà a posto nel momento in cui affronterò quel momento con la consapevolezza che nulla può farmelo andare male, se non sono io la prima a giocare contro me stessa... e quanto al numero uno, l'insoluto... ho due vie, anzi tre... l'attesa, l'oblio, o la presa di posizione.
Sono ancora alla fase dell'attesa, che cerco di integrare con l'oblio almeno in parte... attesa e presa di posizione purtroppo sono due cose diametralmente opposte, l'una subentrerà quando abbandonerò definitivamente l'altra...
Ma intanto rimettiamo a posto corpo e spirito che questo weekend hanno davvero fatto i capricci.


Bilancia (23 settembre - 22 ottobre)

Il cielo non sta per crollare. Ma stanno per cadere tanti di quei segni celesti che ti consiglio di fare più attenzione a quello che arriva dall’alto. Non si sa mai quando ti pioverà addosso un’altra tessera del puzzle benedetto. Inoltre, sarebbe un peccato se la fortuna ti cogliesse di sorpresa travolgendoti. Chi avrebbe mai immaginato che una pioggia di buone notizie potesse essere così impegnativa?



Ora, ponendo che le buone notizie al momento scarseggiano proprio -ma le notizie in generale, direi, visto che non è che succeda niente di nuovo- io spero che Rob abbia ragione e che piovano, ma proprio  A TEMPESTA!!! Certo ieri ho visto la prima stella cadente della stagione... e ovviamente espresso il primo desiderio... che spero si avveri in fretta, MOLTO in fretta, perchè delle notti che sto passando non ne posso più...



(Ah la fonte dell'oroscopo è il sito dell'Internazionale )

E' inutile, è almeno il quarto tentativo di scrivere e non mi riesce, mi sento sempre fortemente limitata quando si tratta di parlare di cose che riguardano il mio stato d'animo e il mio recente stato di singletudine, se non trovo una metafora adatta a esprimerlo.

Dirò solo, quindi, che un ennesimo, ultimo(?), sottile filo si è spezzato. Me lo aspettavo da un mese, non è stato poi questo gran trauma, anche perchè, come quando ti tirano un dente dal dentista, è tutto asettico, tutto anestetizzato, quindi non c'è nulla di veramente sconvolgente. Nè c'era nulla di fuori programma.

E come quando hai un istante di indecisione, ma poi continui sul sentiero che stavi percorrendo, oggi ho barcollato sulla mia trave d'equilibrio per un istante, ma ho continuato il mio esercizio. D'altronde ero una ginnasta, sono allenata a queste cose.

Ecco, è come un esercizio alla trave, che però devi improvvisare in gara, non puoi prepararti in palestra e allenarti finchè non riesce perfetto: leggi le figure che dovrai andare ad eseguire... La prima è la più difficile, un doppio salto mortale all'indietro... non lo sai fare e quindi cadi, ti rimetti in piedi tentennante ma a ogni passo sulle punte sei più sicura, più decisa a portare a termine la competizione. Prosegui senza troppi intoppi fino a una nuova difficoltà, una rovesciata in avanti: atterri male, ma ti rialzi con più grinta e prosegui.
Qualche passo ancora sembra incerto, ogni tanto una figura che dovrebbe essere in perfetto e stabile equilibrio è un po' precaria, ma sei giunta ormai a metà dell'esecuzione: sai all'incirca cosa ti aspetta, sai che le difficoltà grosse sono due: un salto mortale avanti, che è oggettivamente una figura complessa, e una ruota, uno degli elementi più semplici, ma che ti ha sempre messo in soggezione...

L'esercizio non si è ancora completato: lasciamo la nostra ginnasta ferma qui, a metà, che sa cosa l'aspetta ma non sa ancora se li eseguirà in modo impeccabile o meno.
Posso pronosticare, visto che le ginnaste le conosco, che qualche altra sbavatura ci sarà... ma arriverà in fondo, non può tirarsi indietro.
E quando salterà giù da quella trave, sarò la prima ad applaudire...

Le serate migliori sono quelle che non programmi.
Ormai dovrei saperlo.
Ieri sono uscita senza niente di previsto, anzi in fretta e furia dopo una telefonata "se esci di casa ora riesci ancora ad arrivare a parcheggiare sotto casa mia"...
E così, dopo una passeggiata in mezzo alla confusione della festa cittadina, ci siamo mosse verso la zona mare per raggiungere gli altri che 'non sia mai mischiarsi a una folla di numero superiore a 50 persone'... peccato però che quasi appena arrivate già ci abbandonavano in direzione casa e letto... no comment please (ora dell'abbandono, mezzanotte e venti)...
Sembrava una serata destinata a morire giovane, e invece io e la mia amica non abbiamo desistito, e dopo che un altro amico ci ha raggiunte,e dopo un caffè propiziatorio (perchè accusano lei di essere caffeinomane, ma io credo di essere peggio, specie quando esco) ci siamo avventurate in giro per chioschi, con la scusa di vederne uno appena aperto accanto a quello che è sempre stato il principe dei chioschi sulla spiaggia... dove infatti ci siamo spostate in nemmeno dieci minuti, dato che quello nuovo era un mortorio e lo è rimasto fino alle due e mezza, quando si è animato per...dieci minuti?!
Ma noi nel frattempo abbiamo incontrato una mia amica che non beccavo da tempo con un amico suo, e abbiamo impiegato la serata a dondolare sull'altralena in spiaggia tra ameni discorsi sull'omosessualità, sull'attrazione in genere, sul fatto che gli uomini non sono più quelli di una volta(che detto da un gay...^^), sul trovare la persona della vita e molte cose tra il serio e il faceto che ci hanno tenuti attivi fino alle due e mezza, quando... "oh guardate, all'altro chiosco c'è casino, andiamo a vedere!" ...manco tempo di approdare lì che il deejay dà la buonanotte al pubblico e... pianta canzoni strappalacrime (o straziamaroni, points of view) del calibro di Amore bello o Bella senz'anima...
Insomma, ogni dieci minuti era un "ok, 5 minuti/finisce la sigaretta/vediamo chi c'è e ce ne andiamo" e ogni dieci minuti una nuova chiacchiera, una nuova idea, un nuovo spostamento ci faceva prolungare... l'ultima era stata la proposta di cibarsi alle tre del mattino, ma visto che poi l'attesa prevista era di almeno mezz'ora x delle patatine fritte abbiamo desistito...
Insomma, morale della favola, una serata che sembrava in fin di vita all'alba dell'una si è conclusa alle 4 e sono tornata a casa super carica...

Le serate migliori sono queste: quelle in cui non è tutto già programmato, ma che vanno avanti e si evolvono a seconda di quello che c'è intorno... perchè se ti trovi a uscire a casaccio e tornare alle 4, è sicuro che è perchè a stare fuori ti sei divertito!
Me soddisfatta!
Mi sto evolvendo: ho messo un music player sul blog =)

...intanto il sonno gioca brutti scherzi...
Stamattina accendo la radio appena sveglia, e sento una pubblicità che le mie orecchie percepiscono come:
"Acqua San Benedetto:dalle fogne più incontaminate"...  ^_^''''''

Vorrei dirGli buon onomastico, giusto perchè soprattutto qui è inevitabile ricordarselo... ma non credo lo farò. Non lo farebbe per me.

Buona Domenica...che giorno insulso la domenica.
Che dire? non posso fare a meno di incuriosirmi, soffermandomi sulle bislacche coincidenze che mi portano a dubitare di qualcuno, pur sapendo quanto poco probabile sia che il mio dubbio trovi riscontro nella realtà.
Eppure mi interrogo, e quasi mi spavento davanti a qualcosa che capisco sempre meno. Mah... sarà. E alla peggio, a mali estremi...

Intanto, nella ridente quotidianità di questo pezzo di nordafrica, ieri mi sono goduta qualcosa che non è proprio usuale nel contesto della gente che frequento...
Andare a ballare? naaaaaa che roba è, io non ballo... Musica dal vivo? naaaaa che palle...
E invece ieri, forti di qualche assenza forzata, ci siamo ritrovati a un concerto dal vivo che a un certo punto ci ha fatti scatenare in scene quasi da animazione di villaggio turistico... a vederlo dall'esterno dovevamo essere imbarazzanti, ma esserci in mezzo era solo un'esplosione di allegria liberatoria...
E ancora, dopo, spostarci al mare, e dopo una reazione a catena che ci ha fatto ingozzare di patatine fritte alle due del mattino ci siamo ritrovati in chiacchiere su Mishima e Majakovskij sui tappetoni di un chiosco sulla spiaggia...

Amo fare tardi, amo queste serate movimentate che spuntano un po' per caso, amo tornare tardi la sera cazzeggiando in macchina in gruppo...
Ho un mucchio di energia da spendere e queste sono le cose in cui mi va di spenderla! Trovarmi sudata marcia alla fine di un concerto ska, andare in giro nella notte... aspetto che il tempo si scaldi un po' per realizzare anche un altro desiderio che ho in sospeso da un po' di tempo...

"life, oh life, oh liiiiiiiiiiiiiiiife oh life....tuduttuduuuuuu"
Era un test di provenienza feisbuccosa, ma lo posto anche qui perchè so che c'è chi può apprezzare =)
Bisogna rispondere alle domande usando il titolo di un libro letto ;)


1. Sei maschio o femmina?
Anna Karenina (Tolstoj)

2. Descriviti:
La ragazza con l'orecchino di perla (Chevalier)

3. Cosa provano le persone quando stanno con te?
Ma dove sono finito? (Enzensberger)

4. Descrivi la tua relazione precedente:
D'amore e d'ombra (Allende)

5. Descrivi la tua relazione corrente:
Che fine ha fatto mr.Y? (Thomas)

6. Dove vorresti trovarti?
Notre Dame de Paris (Hugo) [voglio tornare a Parigiiii]

7. Come ti senti nei riguardi dell'amore?
E' una vita che ti aspetto (Volo)

8. Com'è la tua vita?
In uno specchio, in un enigma (Gaarder)

9. Che cosa chiederesti se avessi a disposizione un solo desiderio?
Felicità (Ferguson)

10. Di' qualcosa di saggio.
Questa notte mi ha aperto gli occhi (Coe)

11. Una musica:
Romeo e Giulietta (Shakespeare) [ma anche la canzone dei Dire Straits! =P]

12. Chi o cosa temi?
Cent'anni di solitudine (Marquez) [Paolo, questa te la cito perchè sono d'accordissimo!]

13.Un rimpianto:
-niente non ci riesco questa la lascio in sospeso-

14. Un consiglio per chi è più giovane:
Piccole donne crescono (Alcott)

15 Da evitare accuratamente:
Delitto e Castigo (Dostoevskij)
Sguazzare nei ricordi è sempre stato uno dei miei passatempi preferiti. Ma stavolta, giuro, non l'ho fatto apposta.
Stavo aprendo il mio vecchio hard disk (ma cavoli, secondo voi perchè TUTTE le volte che scrivo hard disk le mie dita compongono in automatico hard diCk??? sarà una sorta di lapsus freudiano?!^^''') per cercare un po' di musica italiana e fare un cd per la macchina, visto che giù ho sempre e solo i tre dell'ave maria e al momento non mi va di ascoltare nessuno dei tre... e ho aperto la cartella documenti del pc vecchio, copiata lì quando il pc è morto. Tra le altre cose, conteneva le log delle conversazioni di msn che risalivano ancora a quando il mio account era Cornelia86, e non quello attuale... e tra queste, una in particolare, la testimonianza dell'inizio di una conoscenza ancora ai suoi albori, che ancora non aveva la minima idea di cosa sarebbe diventata...
Agosto '06. E nessuna implicazione, solo due persone che si sono conosciute, colpite a vicenda (no, non con un martello!) e che prendono confidenza... ero ancora lì che rimettevo in piedi i miei cocci, ero appena uscita dalla mia prima storia d'amore con la A maiuscola, ed era la prima persona nuova che mi regalava quell'estate. Chiacchiere banali talvolta, gli amici comuni, gli amici di ognuno, le cazzate, tutte le cose che ti racconti quando fai conoscenza.
E poi... Dicembre '06. Capodanno '06.
Stessa persona, vissuto che aumenta alle spalle, toni diversi. Toni di scoperta l'uno dell'altro, toni di rivelazione, dialoghi col cuore in mano e piccoli misteri che si cerca di tenere celati, perchè non si può mica dire tutto dopo una sola settimana, no?

Quanto mi sono sembrate lontane quelle conversazioni, anche quelle persone. So che sono io solo perchè beh, è il mio computer, è il mio account, chi dovrebbe essere?! XD
Ma anche l'interlocutore mi sembra lontano anni luce.
Eppure io mi sento molto come in quelle conversazioni d'agosto, al tempo stesso. Il contesto è simile, lo stato d'animo anche.
Mi ha fatto strano rileggerci. E non so... mi viene da dire che erano i momenti più belli, quando tutto è ancora in sordina, quando non sai cosa ti aspetta e cosa c'è dall'altra parte. Tutto un sogno e un progetto.
Ma poi in fondo no, ogni cosa è bella al suo momento, e quando smette di essere bella... è per lasciare spazio a quello che di bello arriverà, no?

In attesa del prossimo interlocutore, holding the line.
Ma sorridendo di qualcosa che è stato molto dolce ritrovare. No, forse non proprio. Diciamo che è stato... Bittersweet.

Dondolo.
Gneeek...gneeek... l'altalena scricchiola e si alterna da un lato all'altro del ferro. All'indietro, poi in  avanti, poi di nuovo indietro e poi di nuovo avanti, più in alto.
L'istinto di andare sempre più su. Ma per dare la spinta deve tornare indietro...
Osservo la solita altalena.
Conosco quello ci è seduto sopra. So cosa c'è quando va all'indietro, so cosa vede quando va avanti e vola verso l'alto.
Il ferro che la regge?
La sua vera forza, quella che nessun dondolio può toglierle. Anche se si incrina sotto il peso, anche se cigola, anche se sembra instabile.
E forse davvero, per volare in alto, ogni tanto deve cedere e ricadere all'indietro.
In alto, in alto, sempre più su.
Fino a fare un giro completo, e ritornare indietro per poi ricominciare?
Accidenti... è la cosa più rischiosa che si possa fare su un'altalena.
E' un rischio che si può correre solo se si è sicuri di farcela senza perdere l'equilibrio.

Ora l'altalena si è fermata, quello che ci si stava baloccando ne è sceso.
Andrà per la sua strada...da che parte si avvierà?
Che poi, non l'ho mica visto se l'ha fatto, il giro completo. Giusto in quel momento, mi sono distratta.

Volete sapere chi era...?
Potete immaginarlo forse. Ma non lo sentirete mai da questa bocca - da questi tasti.