Pagine

 

Come al solito faccio la sola cosa che può essermi di sfogo in ogni situazione…scrivere,che qualcuno lo legga o meno. Non voglio che questo post abbia il valore di un comunicato stampa,ma il mio blog è letto dalle persone a cui posso davvero avere voglia di raccontare ciò che mi succede,che mi è successo…Titti,Ari,Adry,forse Paola(hai modo di leggere?)…anche perché,anche se ne parleremo,non so quanto avrò adesso il coraggio di ripetere il racconto più di una volta. Per cui tutto questo è scritto a beneficio vostro e mio. Vengo da tre ore di sonno…stavolta però il mio essere sveglia ha un senso. Inutile girare intorno a quello che prima o poi devo scrivere…dovrò imparare di nuovo a bastarmi da sola. Già,proprio così,non avete capito male,nessuno di noi l’ha fatto…le cose stanno davvero così. Perché? Perché la persona che era al mio fianco riesce a dare il 100% a tutto e tutti quelli che ha intorno e di cui gli importa,ma non riesce a dare a nessuno quel tanto in più che lo ponga al di sopra degli altri…non riesce a darlo a me,nel caso specifico. E non perché sono io…ma perché è lui a sentirsi così. Perché non è capace di non accontentarsi di quello che ha già, di cercare di più,non è capace di non dire che già così come sta adesso,sta bene. Questo è ciò che mi è stato spiegato stanotte,ieri notte a telefono…e io nonostante tutto non riesco a non capirlo. Perché so cosa significa,perché anch’io ho sempre sostenuto di essere incapace di stare con una persona se non sento di metterla al primo posto oltre tutto ciò che posso volere o voler fare,oltre me stessa…quante volte tutti mi avete sentito fare questo discorso?e allora potrete ben capire qual è la cosa che adesso mi fa più male…l’averlo finalmente fatto. E non perché mi sia pentita di un solo istante di quel che ho fatto,di quel che abbiamo fatto…assolutamente no,anzi,se possibile avrei voluto avere ancora di più,avrei voluto avere TUTTO,perché sentivo che valeva la pena…non è x questo che sto male. Quello che mi fa male è sapere che mi sono buttata senza paracadute,senza rete di salvataggio,x la prima volta senza pensare ai contro,alle conseguenze…e ora devo imparare a tornare sui miei passi. Ad abbandonare qualcosa in cui avevo creduto,a ricominciare a vivere contando su me stessa quando avevo capito che volevo farlo in due… mi fa male rinunciare a progetti e sogni,quando è la prima volta che credo in qualcosa abbastanza da avere il coraggio di spingere lo sguardo un po’ più avanti…tutto questo mi fa strano. Trovarmi x la prima volta da quando conosco Luca a dovere rinunciare alla sua figura al mio fianco,in qualsiasi veste. Perché da quando lo conosco ho sempre potuto contare su di lui,prima come amico,adesso come ragazzo…e ora ci vorrà un po’ prima di tornare…non a parlargli,quello posso farlo subito…ma a sentirlo senza imbarazzo,senza pensare che avevo dell’altro o che dell’altro vorrei,senza pensare che avevo delle speranze che sono andate via…è la mia fedele bolla di sapone…bella quando la guardi,ma poi la tocchi e puff…svanisce. Stavolta mi è solo rimasta in mano un attimo di più. E nonostante tutto…nonostante debba adesso imparare a convivere con questa nuova consapevolezza…non mi sento in grado di dirgli che ha sbagliato in nulla. Non mi sento in grado di non capirlo. Non di dire che,se c’è una colpa,è sua. O che è uno stronzo,che lo detesto…tutte le cose che in genere rendono più facile scaricarsi,in queste situazioni. Lo conosco troppo bene,siamo troppo simili perché possa mai dire qualcosa di simile. Mio pregio,o difetto,non saprei,è l’essere comprensiva all’ennesima potenza…l’essere capace di dire che capisco anche quando fa male…anche adesso. Sarò io a tornare,lo farò il più in fretta possibile anche se brucia,è ovvio,perché voglio esserci. Non da oggi,ma da domani rivoglio il mio 100%. E ora sono nella fase domande stupide e autolesioniste…capire quanto ha contato il poco che c’è stato…che non dipende da me l’hai già ripetuto mille volte,ma è normale che almeno x una volta mi passi x la testa un “cosa posso avere sbagliato…sarebbe cambiato qualcosa se mi fossi comportata diversamente…” domande che mi serve davvero a poco farmi,ma che sono inevitabili credo. Vorrei solo riuscire ad avere imparato qualcosa da te,io…vorrei solo che fossi riuscito a lasciarmi almeno un briciolo di quel tuo carattere che tanto ammiro e invidio da quando ti conosco…almeno un briciolo della tua capacità di ripresa,della tua capacità di bastarti da solo e trovare il modo di essere soddisfatto,del tuo onnipresente sorriso,del tuo resistere sotto qualsiasi colpo. Vorrei almeno tu sia stato un buon maestro. Ci proverò. Proverò a imitarti…avevo d’altronde già deciso che dovevo darmi una scossa,volevo farlo x noi,adesso lo farò x me. Tu stesso dici che prima di tutto devo venire io…e se sto bene io riesco a stare bene con te,con tutti. Hai fatto bene a parlarmene subito,anche se il telefono è un mezzo un po’ inopportuno era tutto quello che avevamo…e forse x certi versi è stato meglio. Avrei voluto stringerti forte mentre parlavi,mentre parlavo,mentre non dicevamo niente…e forse sarebbe stato peggio. Più difficile. Mentre sarà più facile,in parte,abituarmi all’idea che non ci sei,se davvero…non sei qui. Ho cominciato a parlare rivolta a un Tu x nulla ipotetico,mi capita spesso…e alla fine voglio che tu legga ancora quello che scrivo,x ora posso non avere il coraggio di sentirti come sempre,ma almeno così sai come mi sento,puoi commentare qualsiasi cosa tu legga qui,voglio tu lo faccia,se ne hai voglia. Mai vorrò non sentirti,mai detestarti…sarà solo strano tornare avendo lasciato una certa situazione,e non ritrovandola. Ma nulla è impossibile,posso farcela…voglio,devo essere forte.

Una punta di sciocca amarezza…ennesimo san valentino da single. E purtroppo!

….if you love somebody…set them free…

0 pensieri altrui...: