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It comes a time.
It comes a time, when you feel sick and tired of counting for nothing.
It comes a time, when you do something you've never expected to, and even if you don't feel proud of it, you know you couldn't have done something different.
It comes a time, when you feel like being on a knife edge.
It comes a time, when you wait and hope. But not only, and not forever.

That time has come. so?



Un mese lontana da questi schermi, e quante cose...
Sento il tempo scorrere tra le mie dita come sabbia che non riesco ad afferrare. Siamo a metà marzo, e non so come ci sono arrivata, e non sono qui soddisfatta. Ma fiduciosa, perchè piccoli segni mi fanno ben sperare in soddisfazioni future. E poi si sa, io sono una da bella stagione.
Persone che mi mancano, persone che mi dispiace siano lontane, poco importa se si parla di lontananza fisica o emotiva, o entrambe.
So che certe distanze si possono colmare, e anche se non le colmerò con un volo intercontinentale, le riempiono parole, pensieri, vicinanza emotiva... non pensavo mi mancasse così.

Come direbbero i russi.... Che fare?
bella domanda. Una vaga idea di risposta ce l'ho. ma vaga, molto vaga.
Staremo a vedere.
com'era? la ruota gira. e ordisce come vuole.
But I want to be a ta'veren of my own Pattern.

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