Quante cose di me sto scoprendo,a stare con una persona…non pretendo di dire che si matura,ma di sicuro si prende maggiore consapevolezza di sé stessi…tutte le discussioni,più o meno animate,più o meno positive,alla fine mettono alla luce degli aspetti di me che forse non ho mai considerato abbastanza…non sempre sono belle scoperte-troppo facile poi x me notare solo gli aspetti negativi…- ma alla fine sono parte di me…scoprire di avere una grave forma di quel difetto che tanto detesto e che non pensavo mi appartenesse,l’orgoglio…eh già,ebbene si…non me lo aspettavo nemmeno io,ma è così…rifiutare di chiedere appoggio,o di ammettere un errore(quantomeno di dirlo,rendermene conto lo faccio anche…)…scoprirmi più insicura,milioni di volte,di quanto non pensassi…incapace di esprimere un parere,una scelta o semplicemente di affermare qualcosa senza preoccuparmi di eventuali reazioni,di possibili giudizi,di possibili contrasti…sono maledettamente così…e non l’avevo mai capito…chissà,ora che cmq me ne accorgo,che mi viene fatto notare,cosa ne verrà fuori…
Pensiero estemporaneo…la distanza amplifica spaventosamente tutti i sentimenti. E non parlo solo di coppia. Un’amicizia,una antipatia,qualsiasi cosa,sembra sempre più grande,quando non ci si trova a stretto contatto…così,se un’amica non si fa sentire x una settimana,se ci si trova vicine la cosa fa un effetto pressoché nullo,perché cmq ci si frequenta,o si frequentano conoscenze comuni che permettono di avere reciproche notizie…da lontano,sebbene quest’ultimo carattere rimanga,cmq sembra una terribile mancanza di interesse,diventa una questione molto più ampia e rilevante di quanto magari non sarebbe… allo stesso modo,una persona che può essere antipatica,lo diventa ancora di più da lontano,si è capaci di basarsi solo sulla proiezione che si ha e non sull’effettivo atteggiamento di qualcuno… quando inventano il teletrasporto?!?
1 pensieri altrui...:
Devi scrivere di più, qui, visto che riesci a sintetizzare in poche parole tutta la confusione e il nervosismo che ti passa per la testa.
Nonostante la stanchezza e un attimo di agitazione interiore, avevo intuito, solo intuito, il perchè del tuo "sorrido ma non troppo", dire che passerà sarebbe banale, quindi è meglio che tu prenda la situazione per le palle (che finezza) e decidere chi, come quando e perchè deve permettersi di giudicare, con i dovuti limiti, logicamente. Perchè il giudizio degli altri è un macigno e allo stesso tempo la salvezza. Pregasi ricordare paranoie della sottoscritta e relativa telefonata successiva.
Un bacio, Anny.
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