Non scrivo da troppo tempo ormai. E adesso devo abituarmi a una tastiera nuova, su cui le dita non scorrono armoniche come dovrebbero... ma è solo questione di tempo.
Ormai è un mese che sono qui. Un mese che, dopo le due intense settimane di settembre, portatrici di delusione e sollievo al tempo stesso, sono a casa, a dedicarmi a me stessa, a colmare i buchi, a chiudere il cerchio intorno a tante piccole cose incompiute, e soprattutto a vedermela con me, e nessun altro, o quasi.
Sto passando delle belle giornate, in fondo. Non mi pesa stare qui, non mi pesa non essere x forza sempre impegnata, sempre fuori, sempre attiva, non necessariamente mi annoio, anche se a volte mi chiedo quanto in questo ci sia di quiete e quanto di apatia...
Non ho ancora ripreso a studiare come dovrei, lo so, sono sempre la stessa dell'ultimo minuto, ma mi muoverò, perchè stavolta devo farcela, cazzo, stavolta è il momento giusto x chiudere il capitolo, dopo tanto lavoro, pratico quanto di... innervision.
Quello su cui oggi mi interrogo, invece, è cosa sto diventando in merito alla gente. Sto perdendo freschezza, forse è naturale crescendo. L'ispirazione viene dall'aver letto qualcosa scritto da una mia amica, qualcosa a proposito di amicizie che non si perderanno mai nonostante la distanza, nonostante le strade diverse che inevitabilmente si perdono... e mi trovo a pensare a me, e alle mie, di amicizie, ai rapporti di cui mi circondo.
Mi sento più...arida, più cinica forse, quantomeno disillusa. Prima per me le persone che contavano venivano strette a me al 100%, venivano inserite nel mio mondo e nei miei affetti senza riserve... adesso mi sorprendo sempre più spesso a parlare di rapporti in termini "relativi"... lo dicevo con Alessia, lo dicevo con Luca, l'ho detto a proposito di tanta gente: che ormai io considero le persone anche in base a quelli che sono i loro limiti... che ormai, conoscendone pregi e difetti, so con chi ho a che fare e cosa posso aspettarmi da loro, e mi relaziono di conseguenza... detto in termini più spiccioli, che non è indispensabile che io pensi x forza solo bene di una persona, e che non ne abbia mai detto niente di male, x poterci passare una serata o andarci a bere un caffè...
Direte che è normale... ma x la mia indole, sembra calcolatore... anche perchè, non so davvero più quante dita di una mano servano x dire chi sono quelle persone che non comprenderei in questo relativismo... e una cosa simile mi fa sentire distaccata...
Non penso che la distanza non allontani, effettivamente. Ti allontana perchè non condividerai mai le stesse cose che dividevi in una quotidianità, ti allontana perchè alla lunga (o anche alla breve, talvolta) ci si ridurrà a un messaggino o a una telefonata ogni tanto, e si perderà la profondità, la sintonia di tanti legami. Penso sia inevitabile.
Credo invece nell'esistenza di persone con le quali un giorno, un mese o un anno di distanza non sono niente, se quando le ritrovi sembra non sia passato nemmeno un minuto dall'ultimo incontro... in questo si, ci credo, perchè l'ho provato sulla mia pelle, e spero di riviverlo ancora, altrimenti a cosa sono serviti sti 4 anni?!
Ciò non toglie che il mio cambiamento in materia mi lascia scettica... Perchè non capisco se effettivamente mi fa stare meglio o peggio...
Al tempo stesso, ho avuto recente riprova di persone che credevo perse e invece non lo sono... un ex, ma soprattutto delle amiche di vecchia data con cui è bastato poco x recuperare la confidenza... certo, in alcuni casi mi ci vorrà un po' per sentirmi di nuovo libera di fidarmi, ma ciò non toglie che siano state delle gradite sorprese...
Per il resto...che dire... qualcosa ancora non va... ma sto iniziando a interpretarlo come una sorta di campanello di allarme per quando mi sento a disagio... perchè è così, quando c'è un momento morto, quando mi sento fuori posto, quando sono stanca...questo qualcosa si manifesta... e io devo imparare a non averne paura, ma a capire che tipo di segnale è... e metterlo al suo posto x quello che rappresenta, senza crisi...
Altri pensieri degni di nota? non mi pare...
ci sono momenti in cui cancellerei tutto questo, questi 4 anni e mezzo di storia della mia vita... o li conserverei dove solo io possa sfogliarli... e forse un giorno lo farò...e so anche quando... vedremo...
in attesa di quel giorno, alla prossima.