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Sono stufa.
Stufa della distanza.
Stufa di FB.
Stufa della Z.F.
Stufa di farmi paranoie.

Stufa.
Eccomi qui a resocontizzare questa ultima bellissima settimana...
e soprattutto a festeggiare la mia Dottoressitudine!!! :D
Che dire? sabato scorso sono salita a Firenze, dopo un piacevole pomeriggio pisano con Illy&Savvo, per poi trasferirmi insieme al mio more in quel di Bologna per dare un lieto fine alla mia avventura universitaria...
Il weekend fiorentino è stato piacevole, col mio more abbiamo goduto di una ritrovata complicità che negli ultimi tempi era scarseggiata un po'... Il lunedì, dopo pranzo, ci siamo imbarcati in direzione Bologna... siamo andati in giro in lungo e in largo per la città e poi a cena al cinese... serata pacifica al b&b in attesa del grande giorno...
Il 24... era più nervoso il mio lui di me! Io mi sono alzata presto, preparata serenamente e con estrema calma, x cui non avevo fretta ed ero solo di buon umore...
Alla mia facoltà, dove sono arrivata a piedi sui tacchi (dopo una giornata non ne potevo più, x quanto comodi...!) ci hanno raggiunti i miei e poi tutti gli amici, con alcune guest star provenienti dalla Toscana (grazie bimbi di essere venuti,siete stati adorabili...!)... la laurea in sè è più o meno una formalità, ti chiamano, ti dicono il voto, stretta di mano e clap clap... il voto invece è stata una sorpresa, immaginavo di raggiungere al massimo il 99 e invece un eccezionale 101! ne sono stata felicissima, anche se fino a quel momento non pensavo nemmeno che in questa giornata dovessero anche assegnarmi un voto, era l'ultima delle mie preoccupazioni! ;)
Dopo di ciò, foto di rito e poi mi sono sottoposta al travestimento... x fortuna i miei amichetti sono stati clementi... mi hanno mascherata da iPhone, per sfottere la mia dipendenza dalla tecnologia! un costume bellissimo tra l'altro!!!
Pranzo nel mio ristorante preferito di Bologna (PaneVino&SanDaniele, via Altabella, lo consiglio a tutti se passate di là^^) e anche lì ci siamo scatenati tra vino, crescentine e cazzeggio a più non posso... questo è il bello di essere lì solo con le persone a cui tieni e che davvero vuoi intorno... che si sta tutti bene!!! E insomma dopo una sonora spanciata, i restanti ospiti mi hanno trascinata in piazza maggiore x farmi leggere il papiro... che per chi non lo sapesse è una palese scusa x far ubriacare ulteriormente il festeggiato/a... e così dopo tre quarti di bottiglia di vino bianco, mi sono diretta lucida ma barcollante al b&b... Alloro (chi vuole intendere intenda) e relax accompagnato da telefonate di auguri...
Il giorno dopo siamo rientrati a firenze dopo pranzo, per un'ultimo giorno fiorentino in giro x il centro... e venerdì sono tornata a casa base... con nostalgia di una giornata e di una settimana meravigliose...

Ancora auguri a me :D
dott.ssa24. 3. 2009:

Dottoressa ANNA, 101



...a presto su questi schermi per i resoconti!!
Vigilia della partenza...
Domani sera sarò a Firenze. Lunedì a Bologna.
Martedì sarò Dottoressa.
Inizio a sentire la tensione... sono già due notti che non dormo... che poi, tensione per cosa? Non devo fare niente, devo solo stare lì a sentirmi dire che col potere conferitogli dallo stato, un prof qualsiasi mi proclama dottoressa in lingue e letterature straniere... dopodichè uscirò dalla sala, mi metteranno una corona d'alloro in testa, farò qualche foto di rito e poi i miei amici mi renderanno ridicola a loro piacimento...quindi per cosa dovrei agitarmi??

Tante cose mi girano in testa, già si sa. Ma non c'è posto per quelle, adesso. Adesso c'è posto per i festeggiamenti, per il cibo, per il vino e per gli amici, pochi ma buoni e soprattutto lì per ME, nel mio giorno. Che nessuna nube deve oscurare... speriamo nemmeno quelle atmosferiche!!

Oggi è il 20 marzo.
Un anno fa esatto è cominciato il mio incubo. Un anno fa, in quella che doveva essere una tranquilla serata in campagna tra amiche, è cominciata l'angoscia, è arrivato il panico, l'ansia, il nervosismo, i blocchi, tutte le cose che hanno reso tremendo e faticoso il mio arrivo fin qui.
E' un anno per molte cose da dimenticare. O da cui imparare. Ma sono felice di poter dire, dopo questi 365 giorni, di averlo superato. Sono sopravvissuta.
Ed è bello sentirmi dire da chi mi ha seguita, da chi mi ha aiutata a uscire dal tunnel, da chi mi ha condotto per mano a quella che ero, che... mi trova benissimo. Che mi vede finalmente per quella che devo essere... per quella che ero. Lucida, distaccata -per quanto umanamente possibile- dai problemi, equilibrata.
Ma quello che è bello è che io mi ci sento. E lo dimostra come la mia mente sta affrontando tante cose. Certo i momenti di debolezza ci son per me come per tutti, sono umana appunto... ma non li vivo più come insuperabili, o preponderanti. Sono le cose che fanno parte della vita di tutti i giorni.
E mi sento di nuovo, finalmente, Io.
Mi sento fortunata, nonostante la noia, perchè so di avere intorno persone che valgono e per cui valgo, anche se molte sono lontane.
Mi sento proiettata verso il futuro, verso una porta aperta per me. E ho voglia di attraversarla.

E quindi, sembrerà egocentrico, ma... auguri a ME.
Per il traguardo che ho raggiunto, per il nastro che sto per tagliare, per il domani che mi aspetta.
E grazie a chi è arrivato fin qui ora, a chi mi aspetta a braccia aperte all'arrivo, a chi mi prenderà per mano per proseguire.

A volte vorrei non essere come sono.
Vorrei non pensare così tanto, vorrei non essere così sensibile, vorrei non percepire così distintamente la differenza tra un modo sano e uno no di scherzare, di rapportarsi con qualcuno, di dimostrare affetto...
Vorrei essere più strafottente, così da non rimanere ferita per ogni minima invasione della mia sfera privata, per ogni minima mancanza, per ogni sorriso mancato, per ogni attenzione dimenticata, per ogni cosa che mi fa sentire uguale a chiunque altra e non speciale come vorrei, come dovrei, com'ero.
Vorrei essere più stronza, per sparire e lasciare che al mio posto parli il vuoto della mia mancanza.
Vorrei essere davvero infame, e fare qualcosa che non è nella mia indole, ma che potrei fare, se solo decidessi che mi va, e mi dimenticassi x un attimo che non ha senso e non serve a niente.

Ma quello che vorrei più di tutto è che fosse capito che non sta tutto nelle mie mani, nelle mie mancanze o nelle mie azioni...
Ma tanto non avrò mai la possibilità di spiegarlo. Ormai sono catalogata.
"Io non ti conosco,
      io non so chi sei,
so che hai cancellato con un gesto i sogni miei...

     ...eppure adesso siamo insieme..."

Quando qualcosa non va, quando qualcuno ha un problema, ci sono diversi metodi di potersi relazionare a quel qualcuno, e aiutarlo...
Si può avvicinarsi con la dolcezza; si può ignorare la cosa, aspettando che passi; si può dare un forte scossone, che apparentemente può far male ma serve a dare la spinta per ripartire.
Certo dipende dalle situazioni, quantomeno x me: in alcuni casi lo scossone mi ha fatto bene, in altri la durezza e la freddezza non sono certo le armi adatte x aiutarmi.
In generale penso sia un terreno minato, in qualsiasi caso... rapportarsi coi sentimenti della gente non è mai facile, e meno che meno lo è con qualcuno che comunque i suoi sentimenti più intimi non li dimostra.
E allora che fare?
Bella domanda...la dolcezza e la comprensione servono se hai davanti qualcuno che ammette una debolezza e ti porge la mano; se al contrario davanti c'è qualcuno che non pensa di avere un problema, nemmeno con la parte più intima di sè stesso, la durezza non serve, si incontrerà solo il rifiuto di chi si sente tacciato di qualcosa che non gli appartiene... e se anche il subconscio ne riconoscesse la validità, l'istinto alla difesa sarà più forte della ragionevolezza.
Resta l'indifferenza. Un atteggiamento totalmente asettico verso qualcosa che dall'esterno si vede come poco sano, come... non sbagliato, ma...come si dice quando qualcosa palesemente non fa stare bene qualcuno? ecco, quella cosa lì... Insomma, si prova a far finta di nulla sperando che, come mi disse qualcuno, "l'assordante silenzio faccia accorgere di quello che non va".

Vi ha interessato il mio saggio breve su come trattare i problemi?
Sembra un discorso lasciato in sospeso, vero? senza una conclusione...ma la conclusione sta qui, fuori da questo schermo. A voi la tesi, a me il mio sviluppo. Che chiunque passi di qui la legga e la adatti a sè, se ne sente il bisogno.

Bilancia (23 settembre - 22 ottobre)
L'agitazione e il trambusto si stanno smorzando. I brontolii e i lamenti stanno diminuendo. Eppure, da quello che riesco a capire, la Grande stretta ti sta ancora soffocando, e liberarti non sarà facile. Vuoi un consiglio? Non accettare mai un "forse" come risposta. Contratta con uno sguardo malizioso negli occhi. Cerca di capire meglio il valore reale dell'imprevedibilità studiando i bambini piccoli e gli spiriti liberi, che non hanno nulla da perdere. Ma soprattutto, sforzati in ogni modo di non ascoltare la propaganda e di ignorare i gesti simbolici. Il tuo scopo è arrivare al nocciolo dei veri sentimenti.


Sono d'accordo.
La grande stretta ancora non si è allentata, quella che mi blocca e mi impedisce di essere quella che sono... quella che blocca le mie molecole solari, entusiaste, fiere di sè e della viita...la parte migliore di me.
Ma in fondo è vero, quello che mi bloccava si sta smorzando... posso liberarmi...

E si, ignorerò i gesti simbolici, anche se mi fanno tanta paura perchè sembrano nascondere L'uomonero, qualcosa di grosso, brutto e cattivo. Perchè i veri sentimenti sono sepolti da quest'ombra, e vanno dissotterrati.
Ma non accetterò un forse. Nemmeno da me stessa.
Voglio sentirmi dire che sono bella...
voglio sentirmi desiderata, sexy...
voglio sentirmi davvero speciale...

...perchè non mi ci sento più? perchè non ci credo più?

...sono gli ormoni a ottenebrare le mie percezioni... o non c'è qualcosa da percepire...?
Non lo so perchè. Mi sento come... tre mesi fa.
Sola allo stesso modo. A cercare di "spiare" la sua presenza e i suoi pensieri tramite una finestra virtuale. Come se mi fosse impedito cercarlo, parlarci, avvicinarmici.
Sarà il remake di quell'orrenda discussione, quantomeno la ripresa del soggetto (leit-motive che non mi piace affatto, a dire il vero), sarà che mi sento amareggiata, nervosa, confusa e bistrattata.
Sarà che lo sento lontano, chiuso, di nuovo... sarà che è da un pezzo che non parliamo come Noi sappiamo fare... come se tutto fosse troppo superficiale, come se non riuscissimo a toccarci davvero.
E io mi sento divisa, tanto per cambiare... tra i cattivi pensieri che questa cosa mi porta, e quell'istante, quegli istanti, che mi parlano di un Noi vivo... quelle lacrime agli occhi al vederti come brillare di luce propria, al sentirti così vivo, così bello, così mio...
Quei brevi minuti in cui tra migliaia di persone, delle note suonavano solo per noi, e quelli su cui ero distesa non erano giacche e giubbotti, erano nuvole...
Questi momenti, e... le loro controparti no.
Okay.
Qualcosa non va, è evidente.
O stanno impazzendo tutti, o non lo so più.
Ma dico io. Se non è più possibile esprimere una opinione, specificando + volte che non si sta insultando l'interlocutore, ma semplicemente che x l'idea che ho di una cosa un sistema mi sembra sbagliato...senza sentire accusato il mio atteggiamento non verso la cosa, ma verso TUTTE le opinioni mai espresse in vita mia?
Che qualcosa non va, su tutt'altro fronte, lo so. Ma era un discorso che non c'entrava niente. E le opinioni si possono esprimere anche senza essere direttamente partecipi di una cosa, altrimenti come fa la gente a dare consigli, non potendo vivere le vite degli altri?

Non ti stavo insultando, non ti stavo sminuendo nè accusando di campare su cose che non meriti. Sai benissimo che credo in te e in quello che fai e che puoi fare più di quanto non ci creda tu, spesso.
Quindi non mi merito di essere accusata di sputare sentenze in tutto quello che dico solo perchè un atteggiamento mi sembra svalutare quello che offre.
Punto.

 
Penso che potrebbe venirmi una crisi di nervi.
Oggi, a poco più di due settimane dall'evento, sono finalmente uscite le date delle lauree.
Sarò dottoressa il ventiquattro marzo, a mezzogiorno.
E devo prenotare tutto: B&b x me e fidanzato, volo di andata e ritorno, rinfresco per i miei ospiti... tutte cose che farò domattina, perchè domani è un altro giorno e oggi proprio non ne ho voglia.
Si, perchè dopo aver annunciato la data ai miei ed essermi sentita chiedere da mio padre, che già da due giorni mi trattava come se fossi un fantoccio semovente, "Cosa?", e alle mie delucidazioni "la mia laurea...ricordi?" lo abbia visto rispondere No e girarsi dall'altra parte (ma se questo è lo spirito con cui vuole festeggiare, può ben restare qui, e la macchina, suo regalo, la userò x passargli di sopra...).
Dopo una giornata di inutili e altrimenti dannose discussioni con Fidanzato che mi fanno pensare sempre a tante cose brutte, dopo che anche a lui annuncio la data praticamente in tempo reale, 30 secondi dopo averla letta, mi sono sentita rispondere "beh e quindi ti sei già organizzata?"... devo imparare anche con lui a non dire le cose appena le so... l'avevo già sperimentato x l'esame di russo, ottengo solo di incazzarmi x la sua reazione....
Dopo aver visto la francese rovinarelazioni taggare il mio fidanzato come un tenero coniglietto su Fb (e ancora mi chiedo... lo hai visto DUE DICO DUE VOLTE nella tua vita, come cazzo ti viene in mente di affibiargli un coniglietto romantico? ma non ne hai altri amici - o "amici"-??? ...mi ci faccio pelliccia e pranzo di pasqua, coi tuoi coniglietti tenerosi...
Dopo il mio essere in preda ad ormoni impazziti (sarà l'anello...lo voglio sperare...) che mi fanno passare da momenti di totale romanticismo a momenti di assoluto sconforto, ed entrambi vengono cmq 'misunderstood' (odio quando non mi ricordo il corrispondente italiano) ...
Dopo che uno dei primi pensieri alla scoperta della mia data di laurea è che quantomeno posso sovrapporre un bel ricordo al truce evento di due anni fa... e non posso nemmeno dirlo al diretto interessato, perchè no, non voglio sentire una risposta indifferente o fuori posto anche a questo....
Dopo che comunque x questa laurea ho i nervi a fior di pelle x le mille cose a cui pensare... anche se è solo una conferma stavolta, non una ulteriore prova...
Insomma: dopo tutto questo, penso che piuttosto prenoterei una vacanza x me da sola in Brasile...e senza viaggio di ritorno. Quindi meglio se rimando a domani.
( e lo so che sarebbe meglio il brasile, ma non posso)