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My life in music


La musica è sempre stata una parte basilare delle mie giornate, fin da bambina, nonostante i miei gusti parecchio discutibili (ma sbagliando si impara...): per questo motivo, pur aggiornando sempre meno il mio blog, non potevo resistere all'opportunità di blogging partecipativo proposta da Stazzitta, seguendo volentieri il filone da lei proposto, ovvero i legami che alcune canzoni hanno con la nostra vita e le persone che ne hanno fatto/ne fanno parte.

Siccome è buona norma cominciare dal principio, inizio col primissimo ricordo musicale della mia vita: io bambina sul sedile posteriore dell'auto di mamma e papà, in viaggio per dieci interminabili ore verso la Puglia e le vacanze estive con la famiglia, e nell'autoradio una cassetta che, oltre a intramontabili classici italiani come Vecchioni e Battisti, proponeva Neverending Story, dei Limahl, colonna sonora della Storia Infinita...

Soprassedendo sui miei gusti infantili che passavano dallo zecchino d'oro a Rita Pavone  arriviamo subito ad una delle più grosse figure di merda mai prodotte nella mia breve vita in ambito musicale: terza media, cotta pazzesca per A., decido, povera ingenua, di recapitargli una lettera contenente una versione di Questo Piccolo Grande Amore con testo riadattato per la mia situazione; già di per sé sarebbe piuttosto imbarazzante, ma aumenta a livello esponenziale quando, diversi anni dopo, il mio primo amore (col peggior tempismo della storia) del liceo, suo compagno di classe, me la ripropone... mi sarei SOTTERRATA. Meno male che era ubriaco.
Sempre alle medie, Viva Forever delle Spice Girls ha segnato il mio primo lento, un must delle feste di compleanno del periodo, e io, timidissima, accettai di ballare solo col festeggiato, per cui guarda caso avevo una cotta...

15 anni: il mio ingresso nel mondo delle relazioni sentimentali avrebbe potuto avere un discreto anticipo (si, ero un po' sfigata da ragazzina) se, nelle due settimane di college estivo, invece di correre dietro a un perfetto imbecille, mi fossi accorta prima dell'interesse di Ste per me, piuttosto che aspettare la sua confessione l'ultima notte, in un eterno viaggio in pullman al buio, col lettore cd e una cuffietta a testa, nella quale risuonava Sky, di Sonique. 

A 17 le cose sarebbero potute andare meglio, se io e S. non avessimo avuto uno dei peggiori tempismi nella storia delle relazioni interpersonali: tutta l'estate sembrava che lui morisse per me, mi aveva regalato uno splendido cd fatto da lui (ah, i bei tempi in cui ci si facevano i cd personalizzati!), per il mio compleanno si era presentato di corsa in motorino alla mia fermata del bus a darmi il suo regalo, anche quello musicale: “The Wall” dei Pink Floyd (serve dire che sia l'album che meglio ricorda questo periodo?) ...quando poi io finalmente mi accorgo che sto iniziando ad innamorarmi, ecco che a lui non frega più un cazzo, ma talmente poco che inizio a dubitare che gli fosse interessato anche prima... e poco meno di un anno dopo si fidanza con la mia migliore amica. Mi è rimasto un cd epico, la mia canzone preferita della vita – HeyYou, da The Wall appunto- e una canzone che ha poi espresso tutta la delusione di questa mancata storia: “Hyper Music”, dei Muse, il cui allegrissimo ritornello fa “You know I don't want you, and I never did... You know I don't want you, and I never will...” [mamma mia da quanto non pensavo a questa canzone e a questa giornata...]

Finalmente a 18 anni arriva la mia prima storia, e con essa la mia prima figura di merda da fidanzata: una delle prime sere, in macchina assieme a scambiarci effusioni, lui mi chiede di scegliere il cd... io vado a caso su qualcosa che conosco, e pesco un misto di Ligabue... ecco, il cd era della sua ex. È proprio il caso di Urlare contro il cielo. ^^''
A questa persona lego un sacco di ricordi musicali, ma ne cito due: la prima canzone che mi ha dedicato, La valigia, di Jovanotti...significativa a maggior ragione considerato che la nostra era una storia a distanza... e poi un pezzo di Jamiroquai che ancora oggi mi fa commuovere se ci ripenso: un sms notturno in cui citava il verso “Yesterday I was Half the man I used to be Oh, maybe that's because You're the other half of me”... <3

Nel 2006, non si sa come non si sa perché, mi ritrovo single: per fortuna come me lo sono le mie migliori amiche, P & I, e per le nostre scelte universitarie siamo separate solo da 200km qua e là... inizia allora un periodo felice di treni e di riunioni sparse tra Pisa, Bologna e Milano, di concerti e di follie, perché... “ogginon ce n'è, sto con le mie amiche, quelle preferite”.

Quel natale conosco poi C, e davanti a un tramonto sul mare, con un caffè in mano e un mp3 nelle orecchie  inizia la storia più travagliata della mia esistenza... tutto De Andrè l'ha segnata, anche perché C lo conosceva tutto a memoria e sapeva cantarlo in modo incantevole, ma non posso dimenticare quanto, nei primi momenti in macchina a casa sua in Sardegna, sentissi mia “Vorrei”, di Guccini , che in quel momento sgorgava dall'autoradio e sembrava cantare esattamente le emozioni che avevo nel cuore nel conoscere i luoghi della sua infanzia.

Dopo una rottura brusca e dalle bizzarre motivazioni, di cui per altro il mio blog era la causa principale, per la legge del karma proprio dal blog viene una conoscenza interessante: Pad, che mi fa compagnia in un'estate di relazione platonica piena di dediche musicali e palpitazioni a distanza in attesa di un incontro settembrino... faccio grazie a lui la conoscenza dei Mago de Oz,e la prima volta che sento la sua voce ci fa da sottofondo “Tonight” degli smashing pumpkins.

Dato però che non sopporto le cose lasciate a metà, C irrompe di nuovo nella mia vita, in una notte magica tra le luci di Firenze, dove tutto sembrava perfetto e apposta per noi, compreso un musicista di strada che in piazza della Signoria suonava With or without you ... resistiamo ancora per un po', finchè Gli Spietati non fanno da sfondo a due treni che, su binari affiancati, partono in direzioni opposte... si, è stata una rottura da film ;)

Per un po' di tempo devo opporre tutta la mia Resistance ad abbandonarmi ad una Bad Romance (e ancora ora, lo ammetto, quanto sangue mi fa sta canzone...!) ...finchè, dopo un viaggio in macchina in cui, per 200 km, le mani mie e di B si sono ritrovate intreccciate sul cambio senza mai staccarsi, in una relazione ancora sfocata, confusa, annebbiata... mentre i nomadi cantavano La vita che seduce, nasceva quello che ancora adesso mi accompagna e mi rende felice ogni giorno.


Tentativi di buone azioni




Capita che stia per arrivare natale. Capita che a natale si sia tutti più buoni (ma anche no), e capita ancora più spesso che si sia a corto di idee per fare i regali.
Così, quando capita di vedere la pubblicità di www.nataleperlemilia.it, si pensa che sia una buona idea unire qualcosa di solitamente superfluo, come i regali di natale, a qualcosa che si spera sia molto meno superfluo, come dare una mano a chi passerà un natale meno sereno del tuo: due clic, una rapida consultazione familiare su cosa scegliere, e via, IL NOVE DICEMBRE (dettaglio non trascurabile, 16giorni a natale) si ordina una cesta di prodotti tipici emiliani (buoni che sono), fiduciosi di far cosa gradita ad amici e parenti e magari anche a qualcuno che non conosciamo.
Tutto sembra risolto nel migliore dei modi, eppure... L'UNDICI DICEMBRE (meno 14 giorni a natale) riceviamo la seguente mail: 



Da: Natale per l'Emilia
Data: 11/12/2012 19:11:02
Oggetto:Re: Nuovo ordine dal sito nataleperlemilia.it

Gent. xxx,
 grazie del suo interesse verso il progetto Natale per l'Emilia.
 Purtroppo abbiamo chiuso gli ordini perchè riusciremmo a confezionarle solo la prossima settimana e con le spedizioni non garantiamo che vengano consegnate entro Natale.
 Grazie del suo interesse verso il progetto.
Speriamo di poterla avere tra i nostri clienti il prossimo anno.

Roberto Zanoli
Natale per l'Emilia


ORA.
premesso che uno si augura che il prossimo natale la situazione in Emilia sia migliorata a tal punto da non necessitare una tale mobilitazione, ma tralasciando questo, a me sembra in tutto e per tutto una manifestazione di scorrettezza e superficialità, per svariati motivi: 
in primo luogo, tuttora da nessuna parte nel sito avvisano di possibilità di ritardi nelle spedizioni o di chiusura degli ordini per impossibilità a inoltrarli;
 in secondo luogo, 16 giorni prima di natale mi sembra un preavviso se non immenso, quantomeno ragionevole per una strenna natalizia... se l'organizzazione si chiama Natale per l'Emilia, doveva come minimo mettere in conto preventivamente un affollamento di richieste e prenotazioni nel periodo direttamente antecedente al natale, ribadendo che non si sta parlando della vigilia, ma di due settimane abbondanti di anticipo.
 Terzo, da nessuna parte nella mail si fa accenno all'opportunità di mettere in movimento l'ordine pur senza garanzia di arrivo entro natale: e se a me fosse andato bene riceverlo qualche giorno più tardi, consapevole che sia io che chi riceve i miei regali avremmo perdonato volentieri qualche giorno di ritardo, vista la buona causa?

Insomma: buona l'idea, pessima la realizzazione. Non invito nessuno a boicottare la cosa, anzi mi auguro che qualcuno sia stato più fortunato di me e abbia visto il suo ordine andare a buon fine, ma onestamente mi sarei aspettata da chi ha messo in atto questa iniziativa un po' più di senso pratico e di efficienza, per permettere a tutti di passare davvero un buon natale. 

Help




....is there anybody out there....?


Memories

Ci sono posti che,per quanto ti sforzi, per quanto tempo passi,non torneranno più ad essere posti come tutti gli altri.

ciao, Firenze-santa maria novella.

Rivelazioni

...se non servisse solo ad alimentare il tuo già fin troppo sazio ego, te lo direi, quanto una certa cosa continui a farmi da unità di misura...ma non te lo dirò,ecco.

50 sfumature

Okay, ho aspettato pazientemente di finire l'intera trilogia (non che ci abbia messo molto, in realtà, più o meno un libro al giorno) prima di accingermi a scrivere qualcosa in proposito, sebbene certe cose mi facessero prudere le mani (ahahaha) dalla voglia di commentare, come alcune foto su fb o instagram provano... ma eccomi qui, adesso non mi ferma nessuno!

ATTENZIONE: contiene spoiler. Chi fosse interessato a leggere la trilogia e non ne avesse già sentito altrove un dettagliato racconto, chiuda questa pagina o cambi post.

Immagino che gli elementi di base siano noti a tutti: giovane e ingenua ragazza incontra uomo poco più vecchio di lei, ricco e infinitamente perverso, che le propone una relazione sessuale estrema finendo a poco a poco per innamorarsi di lei.
Il modello di relazione romantica preso dall'autrice è quello della già nota coppia di Twilight, Edward & Bella, e questa influenza appare piuttosto evidente in alcune scopiazzat... ehm citazioni nel rapporto tra i due protagonisti, Christian Grey e Anastasia Steele detta ANA (e io non finirò mai di sbattere virtualmente la testa contro uno spigolo per questo nomignolo così PIETOSO)... Diciamo che le fondamenta non sono delle più promettenti, se ci si mette a imitare un libro già in partenza scritto in modo mediocre il risultato non può essere che... un clamoroso successo, già. 
Insomma: questi due si conoscono per caso, lui è bellissimo, ricchissimo e potentissimo ma con un oscuro passato, lei è una ingenua fanciulla imbranata che non ha mai visto niente nella vita e che passa dall'essere una innocua verginella ad una assatanata che non sa più stare 24h senza trombare almeno 5 volte al giorno...
Prima che il suo sogno romantico possa realizzarsi, però, Ana (!!!) si vede recapitare un accordo di riservatezza sulle loro pratiche, nonchè un contratto da firmare per rendersi a tutti gli effetti la sua schiava sessuale. L'assurda richiesta è però ingentilita da doni di poco conto...fiori, cioccolatin...ah no: un'audi, un macbook, un blackberry, che provenienti da uno appena incontrato e che ti vuole solo per il tuo corpo non fanno niente niente effetto puttana... infatti il suo subconscio glielo aveva detto, peccato che dopo la prima volta che la nosta verginella si fa una sonora trombata tutte le sue reticenze crollano. 
Tralasciamo il fatto che questa inizia ad avere orgasmi da paura già alla prima scopata e che basta che Christian le comandi "vieni" che quella...arriva, distruggendo così millenni di dibattiti sulla natura e la difficoltà del piacere femminile... concentriamoci invece sulla stanza dei GIOCHI di Christian, che educato da adolescente al sadomaso da una milf annoiata, adesso crede che trombare=frustare, legare, umiliare la controparte femminile dell'atto. Questa in teoria doveva essere la parte sconvolgente dei romanzi: in pratica, la sola cosa sconvolgente è la tremenda ripetitività delle descrizioni sessuali. Contando che questi trombano in media 4 volte al giorno, e che solo nel terzo libro a un certo punto lei si LAMENTA che è da più di 24h che non lo fanno, e solo perchè il padre di lei è in fin di vita, quantomeno le descrizioni potevano essere un po' più varie... su 50 scene di sesso (numero approssimato per difetto) 48 iniziano con "sento la sua erezione premere contro di me", e almeno 36 vedono lui sfiorarla e osservare "oh, sei così pronta..." che a parte tutto a me tutto sto gran parlare mentre si tromba mi sembra inutile e piuttosto inverosimile, la telecronaca di tutto quello che stanno per fare è un attimo eccessiva, va bene che è un libro e quindi devi fare sapere ai lettori cosa succede, ma non c'era un modo migliore? pare di no. 
Insomma, dopo che lei se lo sogna col frustino e lui la accontenta, che si fa sculacciare di santa ragione, una sera lei decide di scoprire i suoi limiti, nella fattispecie le cinghiate, scopre che non le piace e lo molla. Fine del primo libro, standing ovation.... Ah no, ce ne sono altri due.
Chiaramente dopo 5 pagine del secondo libro tornano insieme perchè non potevano non trombare come ricci per più di un weekend... e siccome di qui in poi mi sono stufata di leggere, e di conseguenza di riassumere, evidenziamo i punti focali:
lei si trova un lavoro, lui compra l'azienda per controllarla;
il suo superiore le propone una trasferta, lui taglia i fondi all'azienda perchè ci possa andare una sola persona;
spunta dal cappello una ex sottomessa con tendenze omicide-suicide, lui le fa il bagno a casa di lei e poi la cura a sue spese, salvo poi dire che non gliene frega un cazzo
varie ed eventuali.
La svolta del romanzo dovrebbe essere lui che capisce di essere innamorato di lei e decide di scendere a un compromesso (ti continuo a menare, ma solo se ti va bene) e siccome ormai è una relazione navigata, si conoscono da più di tre settimane, le chiede di sposarlo e lei accetta...alla proposta la ex milf di lui fa un po' di storie, nonostante fosse stata lei a dirgli che era innamorato di Ana, che poverino confuso da tutto quel sesso da solo non l'aveva capito...chiaramente siccome non è un libro romantico del matrimonio viene descritto il minimo indispensabile, poi si passa alla luna di miele e intanto un acerrimo nemico cerca di demolirgli la casa e il luogo di lavoro.... dopo avere raddoppiato le misure di sicurezza che la cara moglie continua a eludere perchè nessuno le dice un cazzo di cosa succede, e dopo un inseguimento da film d'azione (si, durante la pubblicità) in cui casualmente lei sta guidando per la prima volta l'auto di lui e deve improvvisarsi pilota spericolata per sfuggire all'aggressore (chiaramente poi si fermano in un parcheggio e scopano per sfogare la tensione...) insomma, dopo tutta questa tensione si scopre che il nemico è l'ex capo di Ana che era un pochino arrabbiato per essere stato licenziato dalla sua azienda (ah, tralasciavo che ha cercato di molestare Ana, che per essere una imbranata cronica i calci nelle palle al momento giusto li sa dare...).
Tagliamo corto che non ne posso più: in mezzo a questo vortice di emozioni, Ana si scorda il contraccettivo e chiaramente è incinta. Lui ovviamente dà di matto perchè voleva avere la sua mogliettina a tutte le ore e con un bambino non si può, così va ad alcolizzarsi dopo avere urlato merda su moglie e figlio per mezz'ora e chi ti incontra? ma la milf sempre in agguato! Ana ovviamente ci rimane maluccio ma non lo molla nemmeno stavolta, anzi rischia subito la vita sua e del bambino per salvare la sorella di lui, rapita per riscatto dal simpatico ex capo di prima... ovviamente lui temendo di averla persa per sempre si fa andare bene anche il bambino, e il libro finisce con loro famiglia felice che continuano i loro giochini sadomaso mentre i bambini dormono.

Ok, sul finale ho stretto un po' perchè davvero era troppo, ma il succo è questo... ora, parliamone: come classificare questa roba?
La spacciano per libro erotico, ma come dicevo, a parte una o due scene, nel complesso è tutto sempre uguale, soprattutto le descrizioni e le dinamiche... o si guardano e trombano, o lei fa qualcosa che scontenta lui che quindi prima la punisce e poi la tromba, o, quasi dimenticavo la più importante, hanno qualche discussione di rilievo e lui invece di spiegare, di parlarne, di trovare un punto di incontro... tromba. Ricordano vagamente i bonobo, quelle scimmie per cui il sesso è il mezzo di comunicazione con cui esprimono rabbia, fame, noia, amicizia, tutto...
Romantico? no, mi rifiuto. E difatti nel mio resoconto ho volutamente omesso la parte in cui emerge l'oscuro passato di Christian, bimbo maltrattato, abbandonato, con un rapporto tremendo col proprio corpo, che impara il contatto fisico solo dalla milf a suon di sberle, e pensa sia l'unico modo per avere il controllo sugli altri e su se stesso... 
Ok, scatena l'indole della crocerossina in tutte noi, ma se prima quantomeno sognare il principe azzurro non faceva nulla di male se non creare aspettative irrealistiche sulla specie maschile, adesso sognare un Christian Grey significa sognare di annullarsi nella speranza di cambiare un uomo disturbato, problematico, che sicuramente ha bisogno di amore, ma anche di cure specialistiche che non possono venire da una fidanzata, e la donna media che dopo aver letto 50 sfumature pensa "oh che bello vieni da me ti salvo io" solo in un caso su un milione avrebbe effettivamente la forza per sopportare il peso di un uomo simile, e in tutti gli altri novecentonovantanovemila finirebbe a fare l'ennesima sottomessa distrutta nel corpo e nella psiche con idee distruttive sul rapporto uomo-donna per il resto dei suoi giorni. Quindi no, torniamo a sognare il principe azzurro, che magari non si trova ma almeno non fa del male a nessuno.
Per non parlare della protagonista: aveva iniziato bene dicendo che non faceva per lei e si sentiva puttana, poi poverina ogni tanto ci provava a mantenere uno straccio di dignità e di indipendenza, ma alla minima sfuriata di lui finiva per cedere alle sue pressioni e alle sue attenzioni da stalker provetto al grido di "ha bisogno di mantenere il controllo, che mi costa lasciarglielo fare se è per farlo stare meglio?" .... e così si finisce come so-io-chi, si finisce a dimenticarsi che se non stai bene tu non sta bene nemmeno l'altra persona...

Insomma: un libro con cui passare il tempo, ok. un libro interessante, talvolta magari stuzzicante, ok. un libro sconvolgente, assolutamente no, sarà perchè non considero il sadomaso un tabù e a parte l'immonda quantità di giochini in quella stanza delle torture non c'era nulla di inconcepibile. e soprattutto un libro sopravvalutato, personalmente nemmeno da ombrellone, ma solo perchè al mare non ci sono stata ;)


Tonight

"io non voglio crescere,
andate a farvi fottereeeee..."

My eyes wide shut

Un uomo e una donna. Rapporto di intimità, primi approcci... preliminari, ma più che un aumentare l'attesa è un girarci intorno. La donna è chiusa in una bara... Ad un tratto decide che è troppo, di smettere di attendere...


-Non c'è più passione...
-Ma no, io mi diverto!
-...ma io no!


Sguardo fisso, occhi negli occhi. Dissolvenza, risveglio.

I've waited for summer, summer is over.

Come al solito sparisco per mesi... non perchè non avessi cose da dire, probabilmente perchè non sapevo come dirle, o non volevo che apparissero nero su bianco da qualche parte, o che qualcun altro leggesse...
Sono a casa. O, per meglio dire, so-called-home... Quella che per ventisei anni ho chiamato casa, ormai non mi fa sentire più come se fosse tale. Non per la famiglia, con poche eccezioni... non per gli amici, anche lì con poche eccezioni, a cui sono altrettanto eccezionalmente grata... ma niente di tutto questo basta più per trattenermi, per farmi sentire bene. 
E mi fanno rabbia quelle persone che passano mesi a chiedere "quando torni? quando scendi?" e che poi, chiaramente, non ho mai visto, da cui non ho ricevuto nemmeno una telefonata. Non sprecate fiato, non consumate le dita sulla tastiera, non ne vale la pena, pare...
Mi fa rabbia avere dato ad alcuni più importanza di quanta evidentemente meritassero, di quanta evidentemente ne avessi io per loro. Esserci sempre stati l'uno per l'altro evidentemente non conta poi molto. Sciocca io, che per alcuni sono sempre corsa, mollando tutto. Mi sto facendo terra bruciata intorno. Per molte cose è stata una mia scelta, perchè è più facile tenersi rapporti pieni di finzione e falsità, ma alla lunga non lascia nulla se non delusioni, e non ho voglia di investimenti fallimentari. Ma in alcuni casi la terra mi si sta bruciando troppo vicina ai piedi, e lo spazio intorno a me si fa sempre più stretto.

La verità è che ho sempre aspettato l'estate, e adesso non ne ho più motivi. Mancano molte cose di quelle che rendevano grandi le mie estati. Qualche sera fa pensavo di stare per riconquistarne una, in qualche modo, ma poi anche quella è sfumata... Certe cose mi mancano, e mi costa fare i conti col fatto che non torneranno più come prima, e tremo al pensiero che non torneranno più e basta. 


La verità è che non mi sento a casa da nessuna parte, e non capisco cosa mi serva per ottenerlo. Mi sento in stallo. So di esserci già passata, ma onestamente non ricordo cosa avesse sbloccato le cose in me, la scorsa volta. Esternamente lo so, era arrivato un nuovo inizio, sebbene poi le circostanze avessero ribaltato più volte le cose, ma in me? Non si può vivere di nuovi inizi, non sempre. O meglio, bisogna capire da dove bisogna cominciare. Io intanto aspetto una fine, la fine, la fine della mia carriera da studentessa, che dovrebbe giocoforza sbloccare qualcosa. Ma non sarà automatico, è chiaro. 


A volte vorrei un nuovo inizio, ma di tanto tempo fa... vorrei tornare piccola, vorrei tornare al liceo, dove quelli che mi sembravano problemi insormontabili visti con gli occhi di adesso erano soltanto momenti avventurosi, divertenti, drammi proporzionati a quei momenti. Ecco, vorrei spensieratezza, e divertimento, perchè mi sembra quasi di essermi dimenticata come si fa. 
Mi sento sola.

Vecchie tradizioni

Bilancia

23 settembre – 22 ottobre

Quando una stella marina perde un braccio può farselo ricrescere. Secondo la mia lettura dei presagi, nella prossima fase del tuo ciclo astrale sarai molto simile a una stella marina. Sarai più brava del solito a recuperare parti di te che hai perso e risvegliarne altre che sono cadute in letargo. Nel prossimo futuro, le tue parole magiche saranno “ringiovanire”, “ripristinare” e “risvegliare”. Se ti concentrerai davvero e ti riempirai della luce del sole spirituale, potresti addirittura attuare una sorta di resurrezione.

...Amo l'oroscopo di quest'uomo!
e spero davvero che sia come dice.... ;)

(se a qualcuno interessa, lo trova QUI

Bad dreams

Ecco, io certe volte i sogni li odio.
E li odio soprattutto quando già da sveglia sono turbata, poi mi addormento e sogno cose che non dovrebbero esistere...
Tipo stanotte, dopo una giornata psicologicamente molto pesante, mi compare in sogno Quello Lì. Che ovviamente, siccome è un sogno, è carino e amabile e tutto quello che non era più da un secolo, e "noi ci apparteniamo" e bla bla bla....
E io non le sopporto queste cose. Perchè dopo più di due anni me lo devo ancora ritrovare nottetempo a cercare di intenerirmi? 
Cioè, io lo so che il perchè è che non ho più sue notizie da due anni se non sprazi di info per vie traverse, e siccome mi dispiace e non sono fatta così tendo ad idealizzare e ad avere nostalgia, almeno inconsciamente... specie quando magari per altri motivi il mio presente per un attimo vacilla...
Però uffa, così mi sono svegliata storta, col mal di testa che mi martella il cervello e non è per nulla una buona giornata, ecco.

Torniamo Bambini

1) Quale'è la tua fiaba preferita? Direi La bella e la bestia
2) Quale quella più odiata? forse Biancaneve, mi ha sempre lasciato indifferente
3) Qual'è il tuo cartone animato Disney preferito? Mulan e Lilo&Stitch

4) Quale sogno vorresti che la bacchetta magica della Fata Turchina rendesse vero? in questo momento, un lavoro che mi realizzi
5) Il tuo cattivo preferito? Grimilde

6) E il principe dal quale vorresti essere salvata? Aladdin 
7) Quale dei 7 nani ti rappresenta di più? Dotto
8) Se Mago Merlino potesse trasformarti in un animale per un giorno, cosa saresti? Un gatto
9) Se fossi Raperenzolo come trascorreresti le tue giornate nella torre? Leggere e infilare collane con le perline
10) La prima frase di una canzone Disney che ti viene in mente? Supercalifragilistichespiralidoso, anche se a sentirlo può sembrare spaventoso, se lo dici forte avrai un successo strepitoso, supercalifragilistichespiralidoso!
11) Quale frase ti sussurrerebbe più spesso all'orecchio il Grillo Parlante? Smetti di tergiversare e studia...
12) Se tu possedessi le scarpette di Dorothy dove vorresti che ti trasportassero?
A New York o in Giappone, che le troppe ore di volo mi turbano un po'
13) Se dico "C'era una volta .." come proseguiresti la frase? ...una giovane fanciulla, che aveva sempre sofferto tanto nella vita: non sapeva, però, che le cose stavano per cambiare....


(10) crazy little things

Dalla Puff prendo lo spunto per una piccola blog - sfida: dieci piccole cose che ci fanno stare bene. Proviamoci, così per come mi vengono in mente.


1- quando passano alla radio una canzone che mi piace tanto e che non ascolto da tempo
2- girare da sola in macchina per le strade di casa mia, specie se al mare, specie se in pieno sole o al tramonto, fermarmi da qualche parte con la mia musica a guardarmi intorno e pensare
3- un amico che non sento da tanto e che si fa vivo
4- i complimenti, le lusinghe, le persone che mi fanno sentire importante
5- ricevere dei fiori a sorpresa
6- dire qualcosa in contemporanea con una persona cara, capire che siamo sulla stessa lunghezza d'onda
7- fare l'alba con qualcuno (amici, ragazzo) dopo una bella serata
8- i miei gatti che mi svegliano e poi vengono sul letto e si riaddormentano con me facendo le fusa
9- quando mi riesce qualcosa particolarmente bene (un esame, qualcosa in cucina, un abbinamento di vestiti...)
10- trovare un libro che mi prende al 100%, non riuscire a smettere di leggerlo, e quando l'ho finito sentire la mancanza dei personaggi come se fossero amici (con l'ultimo sono stata male e di cattivo umore tre giorni perchè il MIO personaggio era morto.... T_T)


Per contro, però, diciamo anche dieci piccole cose che mi fanno incazzare!


1- Le cose messe storte. Gli asciugamani storti in bagno, la tovaglia storta sul tavolo, i vestiti stesi storti sul filo.... sono un po' ossessivo-compulsiva
2- Quando le persone non si fanno sentire da millenni e poi dicono a TE che sei sparita.... eh no caro, sono sparita almeno quanto te
3- Non essere presa sul serio
4- Scoprire che qualcuno che pensavo mi fosse amico in realtà dice in giro le mie confidenze e non pensa niente di buono di me
5- Ripetere cento volte le stesse cose...odio la mancanza di attenzione
6- Le ingiustizie scolastiche: stupidi prof che credono di essere dio! 
7- I programmi che saltano all'ultimo minuto
8- Trovare il mio acquisto perfetto e non poterlo fare/non trovare la taglia/provarlo e non mi si adatta
9- Le persone che si aspettano da te molto di più di quanto loro non ti danno (e per questo ci sarebbe da aprire una ENORME parentesi giusto in questi giorni)
10- Il vento, la pioggia, le scalinate e le strade in salita... potrei non uscire per ognuno di questi motivi!


A chiunque voglia raccogliere la sfida, prego, sono molto curiosa! ;)



I'm back

Sono di nuovo qui :)
Manco da più di un mese, ma è stato un periodo parecchio intenso, tra esami, impegni... non riesco ancora a riprendermi del tutto. Ho fatto esami anche se non quanti avrei voluto, ho avuto buoni risultati anche se con riserva, ho capito con chi NON ho la minima intenzione di fare la tesi (il che restringe enormemente il campo delle mie scelte...)


Ho affrontato il mio primo concorso! 
Non ne ho parlato prima per scaramanzia, ma adesso mi accingo a descriverlo anche piuttosto dettagliatamente, anche perchè ho cercato ovunque su internet prima di farlo tracce di qualcuno che lo avesse fatto gli anni precedenti e non ho trovato nulla, quindi a beneficio delle generazioni future lo dirò io :)
Era il concorso della Fondazione Formenton in collaborazione con l'Espresso, per 4 borse di studio, due in giornalismo e due in editoria.
Sono già contenta di essere stata selezionata per farlo (ora me la tiro un po'), perchè era il primo tentativo e pare siano state inviate oltre 500 domande, per soli 40 ammessi... Peccato che appunto non ci fosse alcuna informazione un po' dettagliata su cosa preparare o su come sarebbe stata strutturata la prova!!!
Per la parte editoriale, quella che interessava a me, c'erano tre temi tra cui scegliere, se ne dovevano fare due: uno era un questionario per cui bastava vivere nel mondo per sapere rispondere, erano domande su google, su twitter, su cosa faresti per pubblicizzare un nuovo prodotto editoriale, insomma, a mio avviso, poca conoscenza specifica e molta fantasia =) 
La seconda era quella di stampo economico, quindi che avevo scartato a priori data la mia tendenza e i miei studi assolutamente estranei ai numeri: dovevi calcolare il bilancio di un quotidiano locale.
La prima era quella più ambigua, almeno sulla carta: doveva essere una case history editoriale da analizzare. Alla fine era tutto calcolo su calcolo anche lì: il lancio di una nuova rivista, e valutare quanto si spendeva per il progetto, per la pubblicità, per la stampa, quanto si guadagnava dagli abbonamenti etc etc... Di per sè non era difficile, ma erano UN MILIONE di dati da analizzare, e... sapendo usare excel, un lavoro di una mezz'ora; non sapendo usare excel (come la sottoscritta, che non l'ha mai visto in vita sua o quasi), un incubo di calcoli infiniti. 
L'ho fatto, per carità... mi sono usciti i numeri e le percentuali dagli occhi, ma l'ho fatto... dubito però che con due posti soltanto prendano una inesperta come me, ma va bene così, era un tentativo e mi ha dato la scusa per due giorni a Roma, quindi è stato tutto di guadagnato.
Rimpiango soltanto che alla fine sono uscita così stanca da non essere nemmeno riuscita ad approfittare appieno del favoloso buffet a nostra disposizione, ho mangiato giusto due pezzetti di sfoglia salata e c'era davvero di tutto.... che vergogna, buuuu!!!! :D


Per il resto... sono assorbita nella mia nuova fissazione: i trucchi!
Non sono mai stata una gran patita del make up, mi truccavo molto di più a 15 anni che adesso, ho sempre avuto un look molto basic... ma ora, complice Clio su RealTime, complici dei cerchi gialli intorno agli occhi stabilmente da un mese che vanno arginati, insomma non lo so, ma mi è presa la mania.... e quindi tra ebay, amazon e profumerie varie, con l'assistenza di amiche più e meno esperte, ho rifatto da zero la mia trousse, anche perchè quello che avevo era bene o male tutto un po' datato (e ho appreso solo di recente le date di scadenza sulle confezioni.... XD )... attualmente le mie prestazioni trucchifere implicano avere speso un patrimonio, avere passato due ore e mezza per fare uscire una french manicure decente a mano libera (le lunette facevano solo più danni) e una nuova routine quotidiana di creme e contorni occhi.... mamma mia che post frivolo!!!! però ho fatto tanti acquisti e a poco a poco imparerò, anzi si accettano consigli!!! ;)


Avrei altre cose da dire ma direi che rimando a un nuovo post che qui se no andiamo per le lunghe.... ;)

My seven things



E quindi è anche il mio turno, grazie a Nora e a Mukka, che hanno premiato tutti i loro lettori, categoria a cui sono fiera di appartenere... pertanto mi tocca scrivere sette cose che non sapete su di me (o forse le sapete già, o forse non ve ne fregava niente)

Cominciamo dalla numero UNO: giusto per restare in tema, il 7 è il mio numero preferito, il mio anniversario è il 7, mi diverte fare elenchi di cose "famose" col 7 (sette nani, sette note, sette re di Roma, sette colori dell'arcobaleno... and many more, ma non vi tedio con la mia piccola ossessione);
Numero DUE, credo che l'avanzare dei tempi moderni abbia creato in me una sorta di bug: non so più fare solo una cosa per volta, se sto guardando la tv devo anche fare qualcosa al pc, o giocare col telefono, o leggere una rivista... insomma una sola attività non mi basta più. E questa cosa non mi piace, mi sembra di non godermi le cose appieno, ma spesso è più forte di me... (in questo momento, ad esempio, sto scrivendo questo post ma con le orecchie seguo Top Chef Masters);
Numero TRE, ma forse chi legge il blog da tanto lo sa già... faccio fatica a lasciarmi le cose alle spalle. Cose, ma soprattutto persone... in amore, in amicizia, anche quando so che non c'è più nulla in comune o che sono stata trattata in modo tale da non dovere più perdere tempo con qualcuno, mi ritrovo comunque a non sapere chiudere del tutto nessuna porta, ad avere comunque quantomeno curiosità verso la vita dell'altra persona, curiosità che nella maggior parte dei casi sazio con un po' di sano stalking su fb (non è colpa mia se le persone non sanno settare le impostazioni della privacy! :D )
Una cosa a cui pensavo giusto oggi, la numero QUATTRO, è che mi piacerebbe molto, ma proprio molto, lavorare in un ristorante o averne uno mio: amo cucinare, amo sperimentare e soprattutto amo farlo per la gente, e rimpiango i tempi di Bologna e le mie cene di Natale (vero, Nora?^^)
In contrasto con la numero quattro va la numero CINQUE, così soddisfo anche la curiosità di Mari: l'altro giorno ho tentato di dare fuoco alla casa dimenticando la torta salata in forno col grill acceso. Risultato? il rotolo era carbonizzato, e la carta forno aveva preso fuoco...la puzza di bruciato ha aleggiato in cucina per giorni, e da allora sto tentando (con discreto successo) mille metodi di cucina alternativi pur di non dovere riaccendere il forno... io che praticamente ci faccio di tutto... beh prima o poi dovrò pur farlo...
Una bizzarra numero SEI: quando immagino il mio futuro, a volte vedo famiglia figli etc, però più spesso non riesco a vedermi a fare nulla di preciso, non mi immagino in nessun lavoro nè con qualcosa di definito... non so se sia una cosa normale visto i tempi precari che corrono, o se invece ho forse la convinzione inconscia che morirò giovane...
Last but not least, la numero SETTE: qualcuno di voi sa qualcosa di interpretazione dei sogni? Perchè faccio da parecchio tempo un sogno ricorrente... l'ambientazione e le persone che mi accompagnano possono variare, ma la sostanza è che mi trovo vicino a un corso d'acqua (fiume, ma più spesso mare) che a un certo punto si ingrossa, iniziano le onde, e mi ci trovo in mezzo, vestita, e la sensazione è di non riuscire ad allontanarmi in tempo... non muoio, ma le onde si fanno sempre più grosse e vicine, e poi mi sveglio. Mi serve uno bravo, lo so ;D

Bene.... questo è tutto. I miei lettori hanno quasi tutti già fatto il gioco, quindi consideratevi premiati ad honorem, e in più premio MARI che non l'ha ancora fatto, e PADISHAR che così deve per forza aprire il blog ;P

My idea about Kindle

Stavo rispondendo a questo post di una mia amica, quando mi sono resa conto che il discorso andava per le lunghe, molto più di un commento, e allora ho deciso di fare direttamente un contro-post di qua. 
Argomento: la nuova frontiera del libro, l'ebook.
Partiamo da un presupposto, sono una fiera proprietaria di kindle dalla scorsa estate, una scelta a lungo ponderata. Me ne sono innamorata sui cartelloni pubblicitari della metro di Londra, un colpo di fulmine nel lontano ottobre 2010, ma è passato quasi un anno prima che decidessi di comprarlo. E lo ritengo uno degli acquisti meglio riusciti degli ultimi tempi.
Mi piace perchè...
...puoi portare in pochissimo spazio chili e chili di libri, migliaia e migliaia e milioni di pagine. Che per una giornata fuori non saranno indispensabili, ma per chi si sposta molto o comunque per periodi più lunghi, come me che sto qui, vado X giorni lì per l'università, torno Y giorni a casa dai miei in vacanza etc etc diventa un toccasana, specie se consideriamo le restrizioni di bagaglio ry@nair :P
...ti permette di scoprire libri che non avresti mai pensato di comprare. Con l'immensa offerta disponibile gratuitamente in rete, puoi avere sottomano anche un libro di cui magari non eri del tutto convinta, e scoprire un capolavoro irrinunciabile. 
...ha la possibilità di un vocabolario integrato. Che sono d'accordo con Mari che per le nuove leve abituate ad avere la pappa pronta non è il massimo, ma personalmente dovendo studiare e, spero, in futuro, lavorare con la traduzione e con le lingue, è una notevole comodità.
Certo, i libri non vanno dimenticati, anzi: un corto circuto potrà mandare in pappa il mio Kindy (corna corna corna...!!!) ma non un libro (certo, un incendio come il mio tentativo di dar fuoco alla cucina di ieri.... ma questa è un'altra storia); la soddisfazione dell'oggetto fisico, del vedere le pagine mancanti alla fine assottigliarsi, tutte queste cose hanno un altro sapore... ma sono cose romantiche, da non confondere con la praticità del formato elettronico. Ci vogliono entrambe, affiancate o distinte a seconda delle situazioni: non regalerei mai a un amico una mail con un ebook allegato, ma un libro con dedica in copertina, ma questo mi pare ovvio.
Quanto all'articolo che dava origine al post, se regalare l'ebook insieme a un libro acquistato cartaceo per contrastare il dominio di amazon, io dico assolutamente NO, se non col pagamento di un extra: intanto perchè amazon offre un servizio distinto da quello di una libreria (se parliamo di ebook; se parliamo di cartacei, c'è la libera concorrenza); e poi, perchè è un mercato diverso, ma non per questo meritevole di svalutazione.
Personalmente, non so se una eventuale mia futura professione potrebbe venire o meno avvantaggiata dall'avvento dell'ebook: forse si, perchè in fondo i libri si tradurrebbero lo stesso, e con infiniti tagli ai costi di stampa e produzione, se ne potrebbero pubblicare e tradurre molti di più, con quindi più possibilità di inserirsi sul mercato e meno costi da ottimizzare... di contro, la circolazione di ebook scaricabili online può rischiare di fare al mercato del libro quello che emule e i vari file sharing hanno fatto a musica&film... chissà, ai posteri l'ardua sentenza.
Io intanto dico SI all'ebook e SI al libro!

....And a happy new year.

Primo post del 2012.... intanto, buon anno a tutti!!!
mi sono resa conto di avere il blocco dello scrittore.... evidentemente, non c'è la condizione giusta per scrivere quando sono alla scrivania, lavoricchiando, cazzeggiando e distratta da mille cose, quindi ora ho trovato un angolino e un po' di tempo per me.
La settimana natalizia a casa dei miei è stata alla fine meno drammatica di quanto temessi.... ma rimango convinta che oramai il mio tempo massimo di sopportazione sia quello, una settimana al massimo.... di più non ci so stare. 
Il capodanno è stato nel complesso sereno, non emozionate o particolarmente entusiasmante, ma positivo, una cena discreta, il mio Lui e qualche suo amico, brindisi a metà del secondo (agriturismo un po' sballato coi tempi) e insomma, tutto nella norma.
L'anno è iniziato con una inclinazione abbastanza positiva, non voglio parlare troppo perchè non vorrei sfatare le mie stesse parole, visto che si sa che la sfiga ci vede benissimo, ma chissà, magari ci rifacciamo della strage che è stato il 2011.... poi boh, il 2012 è bisestile, ci sono le olimpiadi, mi piacciono questi presupposti :D
Non mi allargo ai buoni propositi, perchè tanto se dico che voglio dimagrire mi ritrovo più grassa, la pace nel mondo a natale non l'ho ricevuta quindi ci rinuncio, e per il resto vedrà il caso, d'altronde molte delle cose che mi sono capitate nella vita sono la prova vivente che le cose succedono quando meno te lo aspetti.... com'era? la vita è ciò che accade mentre siamo impegnati in altri progetti, ecco, appunto :D 
Un solo proposito: aggiornare più spesso questo mio angoletto!