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I've waited for summer, summer is over.

Come al solito sparisco per mesi... non perchè non avessi cose da dire, probabilmente perchè non sapevo come dirle, o non volevo che apparissero nero su bianco da qualche parte, o che qualcun altro leggesse...
Sono a casa. O, per meglio dire, so-called-home... Quella che per ventisei anni ho chiamato casa, ormai non mi fa sentire più come se fosse tale. Non per la famiglia, con poche eccezioni... non per gli amici, anche lì con poche eccezioni, a cui sono altrettanto eccezionalmente grata... ma niente di tutto questo basta più per trattenermi, per farmi sentire bene. 
E mi fanno rabbia quelle persone che passano mesi a chiedere "quando torni? quando scendi?" e che poi, chiaramente, non ho mai visto, da cui non ho ricevuto nemmeno una telefonata. Non sprecate fiato, non consumate le dita sulla tastiera, non ne vale la pena, pare...
Mi fa rabbia avere dato ad alcuni più importanza di quanta evidentemente meritassero, di quanta evidentemente ne avessi io per loro. Esserci sempre stati l'uno per l'altro evidentemente non conta poi molto. Sciocca io, che per alcuni sono sempre corsa, mollando tutto. Mi sto facendo terra bruciata intorno. Per molte cose è stata una mia scelta, perchè è più facile tenersi rapporti pieni di finzione e falsità, ma alla lunga non lascia nulla se non delusioni, e non ho voglia di investimenti fallimentari. Ma in alcuni casi la terra mi si sta bruciando troppo vicina ai piedi, e lo spazio intorno a me si fa sempre più stretto.

La verità è che ho sempre aspettato l'estate, e adesso non ne ho più motivi. Mancano molte cose di quelle che rendevano grandi le mie estati. Qualche sera fa pensavo di stare per riconquistarne una, in qualche modo, ma poi anche quella è sfumata... Certe cose mi mancano, e mi costa fare i conti col fatto che non torneranno più come prima, e tremo al pensiero che non torneranno più e basta. 


La verità è che non mi sento a casa da nessuna parte, e non capisco cosa mi serva per ottenerlo. Mi sento in stallo. So di esserci già passata, ma onestamente non ricordo cosa avesse sbloccato le cose in me, la scorsa volta. Esternamente lo so, era arrivato un nuovo inizio, sebbene poi le circostanze avessero ribaltato più volte le cose, ma in me? Non si può vivere di nuovi inizi, non sempre. O meglio, bisogna capire da dove bisogna cominciare. Io intanto aspetto una fine, la fine, la fine della mia carriera da studentessa, che dovrebbe giocoforza sbloccare qualcosa. Ma non sarà automatico, è chiaro. 


A volte vorrei un nuovo inizio, ma di tanto tempo fa... vorrei tornare piccola, vorrei tornare al liceo, dove quelli che mi sembravano problemi insormontabili visti con gli occhi di adesso erano soltanto momenti avventurosi, divertenti, drammi proporzionati a quei momenti. Ecco, vorrei spensieratezza, e divertimento, perchè mi sembra quasi di essermi dimenticata come si fa. 
Mi sento sola.

1 pensieri altrui...:

QueenofCarrotFlowers ha detto...

Investire in rapporti che non meritano capita anche a me, ma a volte mollare e guardare da un'altra parte significa trovare in qualche modo un nuovo inizio, che forse non sarà mai come l'avevamo immaginato ma non per forza brutto o negativo...