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Tanti pensieri, in questi giorni forzatamente fermi e poco produttivi.
Uno, immediato, appena giunto.
Mi chiedo come, quando sono diventata, per certi versi, l'esatto opposto di quel che ero, di quel che professavo di essere, di quel che andavo fiera di essere. Tanto quanto prima certe cose non mi toccavano, o se anche mi toccavano riuscivo a non darlo a vedere, a razionalizzarlo per conto mio, adesso basta un istante perchè mi facciano diventare verde di bile, o talvolta di invidia, e rossa di rabbia, nei casi peggiori, tanto da rendermi gialla e acida come uno yogurt andato a male... e spesso e volentieri senza spiegare il perchè se non a me stessa, e senza potermi sfogare come vorrei, per non sentirmi rimproverare per qualcosa che so già essere una colpa, perlomeno una debolezza. Che abbia sempre mentito a me stessa credendomi più forte di ciò che sono? Che riversi sugli altri quello di cui vorrei ogni tanto essere benevola causa?

"Bisogna non esserci sempre per essere indispensabili"... frase pubblicata tempo addietro sul wall di un amico. La condivido in parte. Essere volutamente sfuggenti, non essere reperibili, negarsi...queste le trovo vigliaccate. Ma l'errore peggiore, un errore tremendamente facile da fare, è dare, e farsi dare, per scontati. E quindi non sparire, ma nemmeno precipitarsi, semplicemente far sentire con tanta delicatezza la propria presenza, da far pesare come un leggero vuoto la propria assenza... come quando è tutto a posto, ma senti, non lo so, un ciuffo di capelli dal lato sbagliato della testa, il laccio delle scarpe un po' più stretto del dovuto, insomma quel minuscolo dettaglio che sai che non è a posto, e che una volta sistemato ti fa proseguire la tua strada con un sorriso. Ecco, questa è un'arte che vorrei imparare. Perchè io sono la donna degli eccessi, io voglio, e regalo, il tutto o il niente... Col tutto alle volte rischio di soffocare, col niente rischio di mostrarmi acida e scostante anche con chi ha più bisogno, anche con chi vorrei invece colmare di attenzioni.

Una decina di giorni mi separano dal mio ritorno a casa... mi attendono vacanze di natale che spero piacevoli, mi attendono persone e cose da riordinare, mi attende un periodo che ormai da... cinque anni a questa parte si è sempre dimostrato significativo, in un modo o nell'altro, e sono curiosa di vedere in che modo lo sarà stavolta. E' inevitabile che il bilancio 2009 si avvicini. E' ancora presto, lo so... ma intanto pensavo, pensavo... e pensavo che la maggior parte degli avvenimenti si possano siglare con la parola Errore. Errori miei, o altrui, un po' di tutti, perchè tutti facciamo degli errori. C'è chi ha sbagliato nell'avere troppa fretta di giudicare. Chi ha sbagliato nel tenere per sè troppo a lungo cose che invece andavano sputate fuori, perchè dal gusto pessimo. Chi ha sbagliato per troppa sicurezza di sè, senza capire che la sicurezza non dipendeva solo da sè, ma da chi gli stava vicino. Chi ha sbagliato per ingenuità, chi si è fidato troppo e nei momenti sbagliati, delle persone sbagliate. Chi ha peccato di doppiogiochismo, pensando che non se ne sarebbe mai accorto nessuno, e invece le carte nelle maniche ci stanno scomode, e prima o poi escono. Chi ha sbagliato per troppo orgoglio, chi se l'è lasciato calpestare, chi si è messo nelle mani sbagliate.
Io? Io forse ne ho fatto almeno uno per tipo, di errore. Ma dagli errori si impara, spero. Non posso dire se ho già imparato qualcosa, so però che ho già fatto certe cose non dico per rimediare, ma per arginare la possibilità di ripetermi in futuro, perchè perseverare è diabolico... ma perdonare è divino, quindi chissà cosa mi riserveranno i prossimi mesi.

Non ho ancora, ebbene si, proprio io... non ho ancora comprato i regali di natale. Ho una bella lista che campeggia in mezzo a un bloc notes, ma la febbre, lo studio, altri impegni mi hanno impedito di abbandonarmi all'atmosfera natalizia... spero di colmare questa mia mancanza quanto prima, ma intanto, già che ci sono, un po' di regali virtuali... li faccio con un po' di anticipo, perchè alcuni devono arrivare lontano, e sapete come funzionano le poste, in periodo di festa...

A T, la capacità di seguire una linea per sè, e non per essere quello che ci si aspetta, il dono di mostrare quel che ha di buono, se c'è ancora, invece di farlo seppellire dalle macerie del materialismo e della superficialità
A T, la forza per affrontare la sua nuova avventura, un po' di soldini che male non fanno (hai giocato al winforlife?^^), delle braccia spalancate per accogliere ogni suo ritorno, e la certezza di un cuore caldo che è vicino anche da lontano.
A D, un po' di fortuna nelle questioni di cuore, qualcuno che si accorga del suo valore, che sappia andare un po' più in là della superficie e proseguire un po' al suo fianco.
A B, un sonnifero potente a base di equilibrio e serenità, un cielo stellato a fargli da custode.
A M, nulla che non abbia già, qui il regalo me lo faccio da sola, offrendo un sorriso per affrontare ogni giornata, l'ottimismo per andare avanti e la lucidità per affrontare le cose difficili.
A S, le parole chiave della mia estate: "priorità, e tempistica".
A L, una corazza contro le delusioni... meglio prevenire che curare.
A L, un po' di stabilità, e qualcuno che riesca a stargli dietro, visto che so per esperienza quanto sia difficile.

...ci sono persone a cui non so che regalare, e altri regali che non voglio fare, perchè non sarebbero graditi... ma in questa prima parte di "atmosfera natalizia", buona attesa della festa più festosa dell'anno.
E non chiedetemi perchè amo il natale, io che odio le feste comandate in cui bisogna divertirsi per forza... non lo so, ma è così. Mi sento bene, a pensare al natale. =)

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