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Basta che funzioni.
Davvero, fosse facile...

Come si può intuire dall'incipit, sono stata a vedere l'ultimo Woody Allen. Mi ha davvero colpito parecchio.
Risate tante, personaggi molto caratterizzati, il vecchio spocchioso e ipercritico e la fanciulletta completamente idiota in primis, battute pungenti ["Dio è gay. Ha fatto i fiori, i begli alberi... è un arredatore"], scene surreali... ma in fondo un percorso,un sottile ma indispensabile filo che lega tutta la vicenda... le cose vanno bene, quadrano, scorrono lineari solo quando sono quelle giuste, quelle in cui ci si sente a posto. Quando non sono quelle canoniche, quelle fatte perchè si devono fare, quelle previste dal contesto. Perchè in fondo la vita è davvero in buona parte fortuna, è avere una buona mano così come sapere giocare bene quella cattiva. E ognuno può trovare il suo in qualcosa che gli altri potrebbero non capire...

"That's why I can't say enough times, whatever love you can get and give, whatever happiness you can filtch or provide, every temporary measure of grace -- whatever works! Don't kid yourself, it is by no means up to your human ingenuity, a bigger part of your existence is luck."

Parte del monologo finale. Mi ha lasciato la testa ronzante come poco altro.
E in fondo il discorso fatto oggi con P può ricollegarsi a questa citazione, a questo film, con molta facilità. Ha detto che le mie idee sono molto logiche e mature, e che non sa se sarebbe stata in grado di comportarsi allo stesso modo. Ma siamo sempre lì, per dirla col film... it works. E quindi chi sono io per impedirlo?
Oggi i discorsi impegnati sono stati all'ordine del giorno. Con M e P, davanti a un kebab post film, mi sono lanciata in una apologia dell'omosessualità. Sono stata forse un po' troppo veemente nell'esprimere le mie posizioni, ma è un tema che mi tocca. Troppe persone che stimo fanno parte della categoria, mi hanno avvicinata a questa fetta di vita e me l'hanno fatta comprendere meglio... non posso che prenderne le difese, e chiarire i punti oscuri che ora a me sono oltremodo chiari.

Altro? Si, tanto altro.
Libertà, paura, legame, impegno, impegni, entusiasmo, tiepidezza, progetti, due, uno, incontri, lezioni, orari, difficoltà, tempistica, priorità, compromesso, aspettative, fiducia, futuro, presente, passato... e forse ancora qualcosa. Ogni parola ha una sua storia. Ma come vedete sono troppe per spiegarle una per una.
Anche qui... whatever works.
E per citare un altro aforisma che mi ha colpita oggi... "Pensa a chi vuoi diventare. Una volta che lo sai, fai ogni cosa di conseguenza."
Si, oggi vado avanti con parole non mie... devo avere avuto troppi stimoli dal mondo esterno. Scusate, voi tutti a cui sto rubando le parole di bocca.

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